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"Linee guida alla scelta dei DPI: calzature e elmetti"
di puntosicuro.i / Sicurezza sul lavoro
15/12/2011 -
Si
intende dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura
destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo
contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute
durante il lavoro.
NON
SONO DPI
1)
le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio
2)
gli indumenti da lavoro (tranne quelli ad alta visibilità)
OBBLIGO
D'USO
I
DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o
sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione
collettiva,
da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro.
OBBLIGHI
DEI LAVORATORI
I
lavoratori si sottopongono al programma di formazione ed addestramento
organizzato dal datore di lavoro nei casi ritenuti necessari ai sensi della
normativa.
I
lavoratori utilizzano i D.P.I. messi a disposizione conformemente
all'informazione e alla formazione ricevute e all'addestramento eventualmente
organizzato.
I
lavoratori:
-
hanno cura dei D.P.I. messi a loro disposizione.
-
non vi apportano modifiche di propria iniziativa.
Al
termine dell'utilizzo i lavoratori seguono le procedure aziendali in materia di
riconsegna dei DPI.
I
lavoratori segnalano immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto
o inconveniente da essi rilevato nel DPI messi a loro disposizione
Calzature di
sicurezza per uso professionale
DEFINIZIONE
calzatura
con caratteristiche atte a progettare il portatore da lesioni che possono
derivare da infortuni, dotate di puntali concepiti per fornire una protezione
contro gli urti
NORMA
DI RIFERIMENTO
UNI
EN 344 DEL 1992
REQUISITI
le calzature di
sicurezza
devono essere conformi ai requisiti di base ANTISTATICHE, DI PROTEZIONE DEL
TALLONE, RESISTENTI ALL'ACQUA, ANTIPERFORAZIONE, CONDUTTTIVE, CONTRO IL CALORE,
CONTRO IL FREDDO, A SUOLA ISOLANTE
RESISTENZA
ALL'URTO
il
puntale deve resistere alla caduta di un peso di 20kg da un'altezza di 10 m
(200 J).
RESISTENZA
ALLA PERFORAZIONE
la
soletta antiperforazione deve resistere alla forza necessaria ad imprimere ad
una massa di 1100 Kg l'accelerazione di 1m/s2 (1100 N)
MARCATURA
(per singola categoria e rischio)
NOTA
BENE
SI=Criteri
soddisfatti obbligatoriamente;
OPZ.=criteri
soddisfatti opzionalmente.
Elmetti
di protezione per l'industria
DEFINIZIONE
Copricapo il cui scopo primario e' quello di proteggere la parte superiore della testa dell'utilizzatore contro lesioni che possono essere provocate da oggetti in caduta.
Copricapo il cui scopo primario e' quello di proteggere la parte superiore della testa dell'utilizzatore contro lesioni che possono essere provocate da oggetti in caduta.
NORMA DI RIFERIMENTO
Uni
en 397 del 1995
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
Qualsiasi elmetto sottoposto a un
grave urto dovrebbe essere sostituito, non si devono applicare vernici,
solventi, modificare o togliere uno qualsiasi dei componenti originali
dell'elmetto.
REQUISITI OBBLIGATORI
- Assorbimento degli
urti: l'elmetto ha una resistenza di una massa di 5 kg da un'altezza di 1 metro
- Resistenza alla
penetrazione: la punta di percussione non deve entrare in contatto con la
testa, l'elmetto ha una resistenza di 3 kg da un'altezza di 1metro
- Resistenza alla
fiamma: i materiali della calotta non devono bruciare con emissione di fiamma
trascorsi 5s dall'allontanamento della fiamma
- Ancoraggi del
sottogola: la forza esercitata provocata sull'elmetto deve permettere la
rottura dell'ancoraggio
REQUISITI FACOLTATIVI
ogni elmetto deve riportare una
marcatura stampata o impressa o un'etichetta autoadesiva durevole che dichiari
i requisiti facoltativi ai quali è conforme, come segue:
- Temperatura molto bassa: -20 °C / -30 °C
- Temperatura molto alta: +150 °C
- Isolamento elettrico: 440 V circa
- Deformazione laterale: LD
- Spruzzi di metallo fuso: MM
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