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"SICUREZZA E CANTIERI: IN ITALIA ANCORA MOLTO DA FARE "
di corriere del mezzogiorno / Sicurezza sul lavoro
26/01/2009 - Una coltura della sicurezza nei luoghi di lavoro rappresenta ancora un GAP da colmare nel SUD ITALIA. Risultano essere in diminuzioni i casi di morti bianche, ma aumentano gli infortuni non fatali, i quali potrebbero essere evitati, applicando correttamente le norme e con un’adeguata formazione ai dirigenti e lavoratori che devono applicare le stesse e vigilare sull’apllicazione. L’elenco dei nomi e circostanze drammatiche di tragiche combinazioni di errori umani e colpevoli dimenticanze, è troppo lungo a tal punto da indurre la politica, lo spettacolo impegnato ed addirittura il cantante molfettese caparezza a trattare il problema legato alla sicurezza nei luoghi di lavoro nel sud. Sul fronte della sicurezza negli ambienti lavorativi, la regione Puglia ha annunciato di aver assunto il 35% in più del personale addetto, con un aumento dichiarato dei controlli pari a al 100%. l Presidente Vendola sostiene che il problema è riuscire a far capire che i controlli non sono un impedimento, ma sono indispensabili. Oggi, dice inoltre, che c’è il rischio che con la recessione le imprese possano anteporre il profitto alla vita umana. Anche in tempi di crisi bisogna affermare che la vita è un valore indisponibile e che non può essere barattato con il plusvalore delle imprese. Dal punto di vista territoriale, la provincia più esposta al problema è Bari, a seguire Lecce, Foggia, Taranto e Brindisi. Altro dato allarmante è quello dell’italia rispetto agli altri 14 paesi Ue prima dell’allargamento: il 25% degli incidenti avviene nel Belpaese. Oltre alle istituzioni, visti gli elevati incidenti nei luoghi di lavoro in puglia, anche i sindacati hanno fatto sentire la loro voce chiedendo alle imprese o CONFINDUSTRIA puglia di vigilare sulla condotta degli associati.
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