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"Eni, sistemi antincendio insicuri tre mesi di stop alla raffineria"

di La Repubblica / Rischio incendio

15/07/2011 -
Taranto, il fermo disposto dopo una serie di incidenti."Non c'è l'alta affidabilità prescritta dalle norme" Ora l'azienda per tornare a utilizzare a pieno regime gli impianti dovrà adeguarsi alle prescrizioni in 90 giorni.
"Sospensione per novanta giorni delle attività per le aree servite dai sistemi antincendi". In sostanza per tre mesi la raffineria Eni di Taranto dovrà chiudere. A deciderlo è stato ieri il Comitato tecnico regionale - tavolo al quale partecipano una serie di istituzioni dai vigili del fuoco all'Arpa - al termine di una lunga istruttoria. I fatti partono a maggio del 2010, due mesi dopo un incidente (fuoriuscita di cherosene allo stato gassoso) che aveva provocato grandissimo spavento all'interno della raffineria.
A maggio dello scorso anno Eni era stata diffidata a rispettare una serie di prescrizioni, ma secondo la commissione regionale erano arrivate soltanto una serie di promesse.
Come viene ricostruito in tre pagine di verbale firmate da tutti i componenti al tavolo ieri, le informazioni fornite dall'azienda riguardo tutta una serie di sistemi di sicurezza antincendio "non sarebbero sufficienti per dimostrarne l'alta affidabilità richiesta coerentemente agli standard indicati dalle norme".
All'Eni viene infatti imputato non solo la scarsa sicurezza sul lavoro ma anche la mancata capacità di controllo delle emissioni in atmosfera che da un incendio sicuramente, come è già successo, scatenerebbe inevitabilmente.
Gli esperti fanno poi un'altra serie di considerazioni, tutte molto tecniche, per arrivare alla conclusione che "il gestore non ha attuato quanto oggetto della prescrizione" e per questo "viene disposta la sospensione dell'attività in tutte le aree dello stabilimento asservite da impianti di protezione attiva antincendi per i quali l'Eni non ha posto in essere quanto oggetto della prescrizione". Il provvedimento è stato notificato nel tardo pomeriggio di ieri.
Ora l'azienda, per tornare a utilizzare a pieno regime gli impianti, dovrà adeguarsi alle prescrizioni e dovrà farlo entro novanta giorni a partire da ieri. Sulla raffineria dell'Eni da tempo erano in corso una serie di verifiche da parte dei tecnici dell'Arpa, soprattutto dopo una serie di incidenti che si erano verificati all'interno dell'impianto.
Contemporaneamente l'Agenzia regionale per l'ambiente continua il suo lavoro per monitorare la situazione ambientale a Taranto: la prossima settimana dovrebbero essere presentati per la prima volta i dati sul primo registro tumori dell'area jonica. In questi mesi sono stati raccolti infatti i dati sui singoli tumori anche se non è stata fatta la correlazione con i dati ambientali.

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