Logo di PrevenzioneSicurezza.com
Giovedì, 18 Aprile 2024
News

"Studi professionali, rinnovato il contratto"

fonte www.pmi.it / Professioni e Professionisti

23/04/2015 -

Un aumento di 85 euro, novità in materia di welfare ai professionisti e collaboratori, agevolazioni per le assunzioni di over 50 e giovani, contrattazione di secondo livello: sono i contenuti del rinnovo del contratto degli studi professionali, firmato da Confprofessioni e dalle sigle sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs.

=> Assunzioni agevolate 2015 negli studi professionali

CCNL Studi professionali

Il contratto riguarda 1,5 milioni di lavoratori fra titolari, dipendenti e collaboratori, ha effetto dal primo aprile 2015 e dura fino al 31 marzo 2018. L’ aumento è di 85 euro per il terzo livello, con conseguente parametrazione per gli altri livelli. Sul fronte del welfare, come detto ne prevede l’estensione ai professionisti e ai collaboratori degli studi, che sino ad ora ne erano esclusi. Novità anche in materia di telelavoro, congedo parentale a ore, possibilità di introdurre ulteriori elementi di flessibilità attraverso la contrattazione di secondo livello.

=> Professionisti con ufficio in casa: come detrarre i costi

Le agevolazioni per le assunzioni prevedono un contratto di reimpiego per chi ha oltre 50 anni e per i disoccupati da oltre 12 mesi, con la possibilità di sotto-inquadramaento ma un’assunzione a tempo indeterminato. Vengono fissati rapporti da rispettare fra i contratti a tempo indeterminato e determinato, con diritto per precedenza di questi ultimi per assunzioni stabili. Gli apprendisti devono essere almeno il 20% per gli studi fino a 50 dipendenti e il 50% per le strutture più grandi.

Reazioni

Soddisfazione dai sindacati. Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale Filcams-Cgil, ritiene che si rafforzino le relazioni sindacali e si dia:

«Un impulso positivo al comparto, troppo spesso sottovalutato».

Brunetto Boco, segretario della Uiltucs, sottolinea il:

«Ruolo decisivo delle parti sociali nella crescita del reddito disponibile dei lavoratori, nella consapevolezza che questa è la strada giusta per migliorare le condizioni di lavoro, per far ripartire il potere d’acquisto e per rilanciare i consumi».

Pierangelo Raineri, segretario generale Fisascat-Cisl, ritiene che dopo la firma del contratto ci si debba concentrare:

«Sull’evoluzione dei sistemi di tutela e di gestione di figure professionali che operano in uno dei settori del terziario destinato ad assumere un ruolo sempre più determinante per lo sviluppo occupazionale e dalle importanti potenzialità produttive».

Segnala questa news ad un amico

Questa news è stata letta 863 volte.

Pubblicità

© 2005-2024 PrevenzioneSicurezza.com. Tutti i diritti sono riservati.

Realizzato da Michele Filannino