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"Expo 2015: la sicurezza nel settore delle pulizie "
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
16/06/2015 - Nel
settore delle imprese di pulizie, costituito
spesso da piccole imprese con attività di lavoro in diversi ambiti
(uffici, scuole, alberghi, case di cura, abitazioni, industrie, ...), il
fenomeno infortunistico è significativo. Infatti gli indici di
incidenza – come riportato dai dati dell’Inail - sono superiori
all’indice medio di tutte le attività lavorative e sono addirittura
confrontabili con settori ad alto rischio infortunistico come il settore
trasporti.
Per migliorare la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori in
questo comparto, presentiamo alcune pubblicazioni prodotte, per l’ Expo 2015 di Milano, dal Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’ Azienda Sanitaria Locale di Milano.
Dall’ opuscolo
informativo per i lavoratori “
Il
settore delle pulizie”, curato da F. Borello, V. Cassinelli e T.Vai,
riprendiamo un elenco non esaustivo dei
danni
per i lavoratori che possono dipendere dalla mancanza di un’idonea
prevenzione: “mal di schiena, discopatie, lesioni muscolari, lesioni alla
spalla, tendinite gomito, tunnel carpale, traumi piccole articolazioni, ferita
da taglio, ferita da punta, dermatiti, allergie, intossicazioni”, ...
Nel quaderno tecnico per i datori
di lavoro “
La sicurezza nelle imprese di
pulizia”, realizzato da G. Cattaneo, F. Borello e V. Cassinelli, si segnala
che tra gli infortuni “prevalgono scivolamento, urto/schiacciamento,
movimentazione manuale dei carichi e caduta
dall’alto”.
Inoltre sono possibili infortuni
da contatto o inalazione con prodotti chimici e di particolare interesse sono
“gli infortuni a rischio biologico prevalentemente da aghi a sospetta
contami-nazione, più raramente da contatto con materiale biologico”.
E gli studi scientifici riportano
“una elevata frequenza di disturbi muscolo scheletrici che costituiscono il
30-40% delle malattie professionali del settore. Altre patologie frequenti sono
a carico della cute (dermatiti) e dell’apparato respiratorio (asma)”.
Questi dunque sono i
rischi per la sicurezza e la salute in
ordine di priorità:
- “rischi di cadute dall’alto
nell’uso di
scale portatili;
- rischi di scivolamento, urto,
schiacciamento;
- rischi di contatto con agenti
chimici;
- rischi di contatto con agenti
biologici;
- movimentazione manuale carichi
e movimenti ripetitivi;
- rischi da utilizzo di
attrezzature elettriche;
- altri”.
Ci soffermiamo oggi sui due
rischi che più frequentemente provocano infortuni nel settore delle
pulizie.
In relazione al
rischio di caduta dall’alto nell’uso di
scale portatili, il documento indica che gli infortuni provocati “sono
spesso gravi e legati a lavori svolti in quota: tipicamente la pulizia
dei vetri, delle tapparelle, degli androni, o durante piccole manutenzioni
come il cambio di lampadine”.
Infatti le scale vengono spesso “utilizzate
come luoghi di lavoro dove i lavoratori svolgono attività che impegnano le due
mani, spesso spostando o sollevando pesi e/o assumendo posture che facilitano
lo sbilanciamento”.
Tuttavia, sottolineano gli
autori, le scale
portatili“non sono luogo di lavoro ma servono per raggiungere la quota” e
il loro utilizzo “è ammesso solo per piccoli lavori temporanei”.
Dopo aver riportato indicazioni
sulla scelta delle scale portatili da utilizzare e sui requisiti di sicurezza
delle scale semplici e doppie, sono riportate utili
misure generali di sicurezza nell’utilizzo delle scale:
- “il datore di lavoro deve
procedere alla valutazione del rischio con specifico riferimento alla
lavorazione nella quale la scala verrà impiegata
- il personale addetto deve essere
adeguatamente ‘formato’ ed addestrato all’uso della specifica attrezzatura
fornita;
- la scala deve essere integra ed in buono
stato di conservazione/efficienza ai fini della sicurezza; dotata di manuale d’uso
e manutenzione disponibile per il lavoratore; adatta all’utilizzo specifico,
posizionata secondo le modalità previste dal manuale d’uso e maneggiata con
cautela per evitare il rischio di schiacciamento delle mani o degli arti. Deve
appoggiare su una superficie regolare, fissa, non scivolosa, stabile e non
cedevole; quando previsto, deve essere adeguatamente vincolata al piano d’appoggio;
- evitare di salire e/o
scendere dalle scale sostenendo pesi o anche materiali ingombranti che
possano ridurre pericolosamente la visuale, le possibilità di ancoraggio, o
l'equilibrio;
- se è prevista la permanenza in sommità è
necessario munirsi di cintura di sicurezza e individuare il punto di aggancio
più opportuno;
- l’opportuna inclinazione della scala
costituisce un parametro fondamentale di sicurezza. La distanza del punto di
appoggio inferiore dal piano verticale deve essere all'incirca 1/4 della
lunghezza della scala;
- nel caso di scale a forbice è estremamente
importante che i punti di appoggio si trovino sullo stesso piano. Occorre
inoltre verificare che al momento della salita le catene di sicurezza o gli
altri dispositivi previsti siano tesi;
- l’utilizzatore deve sempre essere orientato
nel verso proprio (con il viso rivolto alla scala) sia che salga sia che scenda
sia che lavori;
- è pericoloso discendere da una scala
portatile come se fosse una scala fissa (con le spalle rivolte alla scala)
cosi come posizionarvisi a cavalcioni;
- sono pericolosi gli spostamenti laterali della
persona: il centro di gravità deve rimanere sempre compreso tra i correnti
della scala”.
Altre due indicazioni riportate
nel documento:
- se l’uso delle scale, per loro
altezza o per altre cause, comporta pericolo di sbandamento è previsto dalla
norma “che esse siano adeguatamente assicurate da altra persona, la quale
durante l’esecuzione dei lavori deve esercitare da terra una continua
sorveglianza della scala”;
- “per la pulizia di superfici
poste ad una altezza superiore alle spalle del lavoratore utilizzare
attrezzature con manico estensibile o trabattelli”.
Veniamo infine brevemente al
rischio da scivolamento e urto.
Infatti uno degli infortuni più
frequenti nel settore
delle pulizie é “la caduta in piano dovuta, in generale, all’esser
scivolati o all’aver inciampato contro un ostacolo”. E tali infortuni sono in
gran parte “legati all’utilizzo di attrezzature ma anche agli spazi ridotti in
cui, spesso, il lavoratore si trova ad operare”.
Concludiamo questa presentazione
dei materiali dell’Asl Milano riportando dunque alcune
misure generali di sicurezza sul rischio da scivolamento e urto:
- “sul pavimento e sui percorsi
di lavoro non devono esserci ostacoli; fare attenzione a non creare nuove
situazioni di rischio che potrebbero causare scivolamenti e cadute;
- assicurarsi che l’ambiente di
lavoro sia adeguatamente illuminato, in modo che i potenziali pericoli
(ostacoli o fuoriuscite accidentali di liquidi) siano chiaramente visibili;
- mantenere le superfici di
calpestio prive di buche o avvallamenti. Evitare la presenza di tappeti sulle
superfici di passaggio;
- tutte le situazioni di
potenziale pericolo devono essere chiaramente segnalate facendo uso di adeguata
cartellonistica di sicurezza;
- le fuoriuscite accidentali di
liquidi devono essere immediatamente pulite;
- collocare i cavi dei macchinari
in modo che non attraversino i percorsi pedonali;
- i lavoratori devono indossare
calzature con suola antisdrucciolo adeguate all’ambiente di lavoro”.
Asl Milano, “L a sicurezza nelle imprese di pulizia”, a cura di G. Cattaneo,
F. Borello e V. Cassinelli, quaderno tecnico per datori di lavoro Cantieri Expo
Milano 2015, gennaio 2015 (formato PDF, 2.43 MB).
Asl Milano, “ Il settore delle pulizie”, a cura di F. Borello, V.
Cassinelli e T.Vai, opuscolo informativo per i lavoratori Cantieri Expo Milano
2015, novembre 2014 (formato PDF, 1.03 MB).
Tiziano Menduto
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