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"Emilia Romagna, dal 1° ottobre 2015 il nuovo APE"

fonte www.edilportale.com / Risparmio energetico

15/09/2015 - È stata pubblicata sul Bollettino ufficiale del 10 settembre scorso la Delibera della Regione Emilia-Romagna che aggiorna le disposizioni regionali in materia di attestazione della prestazione energetica degli edifici.
 
Si tratta della Delibera 1275/2015 che entrerà in vigore il 1° ottobre 2015. Fino a tale data continueranno ad applicarsi le disposizioni attualmente vigenti di cui alla Delibera 156/2008 e s.m., e in particolare quelle riportate ai punti 5, 6 e 7 e negli allegati 6, 7, 8, e 9.
 
A seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 15 luglio del decreto ministeriale recante l’aggiornamento delle linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici - spiega il comunicato -, la Regione Emilia-Romagna ha provveduto ad aggiornare la propria disciplina in materia.
 
Con la profonda revisione della Legge regionale 26/2004 operata con la Legge Regionale 7/2014, Comunitaria 2014, la nostra Regione ha provveduto al riallineamento della normativa regionale alla Direttiva 2010/31/UE: l’art. 25-ter della “nuova” Legge regionale 26/2004 prevede che la Regione adotti uno specifico provvedimento mediante il quale disciplinare le procedure di attestazione della prestazione energetica degli edifici (certificazione energetica), aggiornando la normativa attuale.
 
il percorso di riallineamento della normativa regionale in materia di prestazione energetica degli edifici alla Direttiva 2010/31/UE è proseguito con la Delibera 967 del 20 luglio 2015, che ha definito i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici.
 
Diverse ed importanti le modifiche introdotte, in coerenza con le disposizioni nazionali, che modificano radicalmente le metodologie finora applicate ai sensi della Delibera 156/2008.
 
Con particolare riferimento al sistema di classificazione, si sottolinea che il sistema finora applicato, basato su classi “fisse” di prestazione energetica (8 classi: A+ / A / B / C / D / E / F / G) determinate sulla base di un range costante di valori dell’indice EP espresso in kWh/mq, viene sostituito da un nuovo sistema basato su classi “scorrevoli” (10 classi: A4 / A3 / A2 / A1 / B / C / D / E / F / G), determinate in base ad un range di variazione proporzionale del valore dell’indice EP di un edificio di riferimento “virtuale”.
 
Per edificio di riferimento si intende un edificio identico in termini di geometria (sagoma, volumi, superficie calpestabile, superfici degli elementi costruttivi e dei componenti), orientamento, ubicazione territoriale, destinazione d’uso e situazione al contorno e avente caratteristiche termiche e parametri energetici predeterminati.
 
In pratica, nel nuovo sistema, il valore dell’ indice di prestazione energetica globale non rinnovabile calcolato sull’edificio di riferimento, determina il limite tra la classe A1 e B, mentre gli intervalli di prestazione che identificano le altre classi sono ricavati attraverso coefficienti moltiplicativi di riduzione/maggiorazione del suddetto valore EPgl,nr,Lst.
 
La prestazione energetica verrà misurata per tutti i servizi energetici presenti (climatizzazione invernale ed estiva, produzione di Acs, e - per gli edifici del settore terziario - illuminazione e trasporto). Per gli immobili privi di impianto termico la determinazione della classe avverrà simulando la presenza di un impianto tradizionale per la climatizzazione invernale e la produzione di Acs (acqua calda sanitaria).
 
Le disposizioni prevedono l’avvio, a partire dal 1° gennaio 2016, di campagne annuali di verifica di conformità degli APE (attestato di prestazione energetica) emessi, anche ai fini della irrogazione delle sanzioni previste dalla legge, specificando le modalità e le tipologie di controllo previste.
 
A partire dalla stessa data, verrà inoltre reso obbligatorio il versamento di un contributo da parte dei soggetti certificatori in occasione della registrazione di ciascun APE: con successivo atto verrà stabilito l’ammontare di tale contributo. Nessuna novità invece in merito ai requisiti richiesti per l’accreditamento dei soggetti certificatori, che erano già stati allineati a quanto previsto dal DPR 75/2013.
 
Sono già in corso le attività finalizzate alla modifica dell’applicativo informatico Sace per adeguarlo in tempi utili alle nuove disposizioni.

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