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"ECO - Cnel e Uni insieme: Qualificare prodotti e sicurezza alimentare"

fonte il velino.it / Sicurezza alimentare

20/01/2009 - Roma, 20 gen (Velino) - Fare il punto sugli strumenti che il settore agricolo e agroindustriale si è dato attraverso l’adozione di regole volontarie per migliorare i processi produttivi e valorizzare la produzione. Questo l'obiettivo per cui l'Uni, Ente nazionale italiano di unificazione e il Cnel, Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, hanno organizzato l’incontro di presentazione e discussione: “Agricoltura e agroindustria: come migliorare la sicurezza alimentare e qualificare i prodotti”. “Per venire incontro a una necessità specifica del consumatore, vogliano trattare l’individuazione di un percorso, disciplina e norma che definisce il modo con il quale le diverse fasi della filiera produttiva si interfacciano: dalla produzione alla trasformazione, distribuzione fino alla vendita al consumatore”. Così il presidente dell’Uni Piero Torretta commenta la nuova edizione della Iso 9001 con la quale si completa la fase di evoluzione del documento di base dei sistemi di gestione per la qualità, partita nel 2000. Il presidente dell’Uni sottolinea che “è una norma di riferimento e di principi, che consente ai diversi soggetti di interfacciarsi tra di loro in modo tale che il contenuto finale del prodotto sia quanto dichiarato. Questo è quello che si chiama rintracciabilità. È importante sottolineare – aggiunge Torretta - che è un sistema che incide sia sulla capacità del sistema di produzione sia sulle esigenza dell’utenza di avere maggiori garanzie sulla sicurezza del prodotto offerto” . Secondo Torretta, insieme al turismo “l’alimentare è uno dei settori qualificanti del nostro paese e se riusciamo ad offrire a questi prodotti garanzie di contenuto, senza svendere o a rendere eccessivamente disponibili le informazioni che fanno parte delle competenze, abbiamo qualificato ulteriormente il nostro prodotto”. Massima tutela, dunque, per il made in Italy che “non è buono solo per definizione ma è buono in quanto il suo risultato è garantito da un processo controllato, verificato e monitorato”. Per quanto riguarda, invece, le modalità di certificazione delle aziende, Torretta precisa che “l’Italia è seconda, dopo la Cina, con 130 mila aziende certificate di cui il 50 per cento è costituito dal settore delle costruzioni” e annuncia che “dal primo gennaio 2010 l’ente di accreditamento sarà unico a livello nazionale in modo tale da ottenere un sistema maggiormente controllato”. Attualmente, infatti, gli enti di accreditamento sono tre il Sincert (sistema nazionale per l’accreditamento degli organismi di certificazione), il Sinal (sistema nazionale per l’accreditamento dei laboratori di prova) e il Sit (sistema nazionale per l’accreditamento dei laboratori di taratura) che entro la fine dell’anno si unificheranno in un unico ente nazionale. “È assolutamente un elemento importante che credo potrà essere un elemento distintivo in un mercato globale sempre più indefinito”. Lo afferma il vicepresidente del Cnel Vittorio Fini commentando l’unificazione tra Sincert, Sinal e Sit. “Sono sicuramente fiducioso e Uni sta facendo un grande lavoro. Credo – conclude Fini - che questa intesa, definita da un protocollo datato 2005, tra Cnel e Uni possa essere uno dei tanti strumenti per focalizzare l’interesse su per un percorso di questo tipo".

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