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"Ruvo, operaio morto in cava: arrestato il datore di lavoro"

fonte Bari la repubblica.it / Sicurezza sul lavoro

21/01/2009 - E' stato arrestato la scorsa notte dai carabinieri il datore di lavoro di Michele Cignolo, l'operaio di 54 anni, di Gravina in Puglia, morto ieri in una cava di Ruvo schiacciato da un blocco di marmo. L'arrestato è Francesco Pappalettera, 33 anni, uno dei due titolari della ditta Elmart; è accusato di omicidio colposo. Secondo i carabinieri, l'uomo avrebbe tra l'altro inquinato la scena dell'incidente e avrebbe obbligato i suoi operai a testimoniare il falso. A trasferire Cignolo al pronto soccorso di Ruvo di Puglia, era stato il suo titolare assieme ad alcuni operai. Subito dopo l'incidente, la cava è stata messa sotto sequestro. Sul posto erano giunti anche funzionari dello Spesal, il servizio di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per chiarire le cause della morte dell'operaio, il sostituto procuratore di Trani Mirella Conticelli ha disposto l'autopsia. Quello di Cignolo è stato il terzo incidente sul lavoro avvenuto in provincia di Bari dall'inizio del mese. L'arresto del titolare della cava di marmo a Ruvo di Puglia è stato disposto dal gip di Trani su richiesta del pm Mirella Conticelli. Pappalettera è uno dei due soci della cava dove ieri è morto Cignolo mentre era intento all'operazione di carico e scarico dei massi, un lavoro che svolgeva abitualmente. Su quanto sta emergendo dalle indagini, i carabinieri non danno per il momento molte informazioni. Avrebbero tuttavia accertato, raccogliendo le testimonianze di colleghi di lavoro della vittima, che Pappalettera, per fugare sue eventuali responsabilità nell'incidente, si sarebbe adoperato per alterare lo stato dei luoghi subito dopo l'accaduto

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