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"Pagelle agli edifici in sei mesi"

fonte Italia Oggi / Sicurezza

03/02/2009 - Occhi puntati su parapetti, rivestimenti, tubature e infissi. Dopo la tragedia di Rivoli, con un ragazzo finito sotto le macerie di un controsoffitto, si cambia rotta: vanno censiti nelle scuole anche i rischi connessi agli elementi non strutturali degli edifici. Un dato di cui fino ad ora non si era tenuto conto. Ecco perché il governo ha chiesto e ottenuto da Regioni ed Enti locali l’aggiornamento delle anagrafi dell’edilizia scolastica attraverso un’intesa-che prende il posto della direttiva Bertolaso siglata in Conferenza unificata che avvia una nuova fase per la messa in sicurezza delle scuole, anche per quanto riguarda i tempi. Stavolta, infatti, la raccolta dei dati non dovrà verificarsi a passo di lumaca, come avvenuto per le anagrafi. Il governo vuole che le ricognizioni siano completa te entro sei mesi. In particolare, entro dieci giorni dalla pubblicazione dell’intesa dovranno essere costituiti a livello regionale dei gruppi di lavoro (composti da rappresentanti dei provveditorati per le opere pubbliche, degli Usr, dell’Anci, dell’Upi e dell’Uncem) che dovranno costituire, entro e non oltre venticinque giorni, le squadre tecniche per i sopral luoghi. Sui tempi di ricognizione l’Intesa non lascia spazio a deroghe. Se entro quaranta giorni le task-force per i rilievi (composte da due tecnici, uno del provvedi- turato alle opere pubbliche, l’altro del comune o della provincia di riferimento) non saranno messe in campo dalle Regioni, saranno le prefetture ad intervenire. Inizialmente i giorni erano trenta male autonomie locali hanno chiesto di dilatare un po’ i tempi. Alla fine di ogni sopralluogo sarà redatto un verbale che dovrà indicare gli eventuali rischi connessi a elementi non strutturali (dai parapetti ai controsoffitti) di cui si terrà conto per i successivi interventi. Ma se nel corso del sopralluogo dovesse emergere da subito la necessità di chiudere una parte della struttura la squadra tecnica dovrà comunicano «con urgenza» all’ente locale interessato per attivare gli interventi. Le visite dei tecnici dovranno avvenire nelle scuole di ogni ordine e grado, ma prioritariamente saranno oggetto di sopralluogo gli istituti già segnalati come a rischio nell’anagrafe dell’edilizia scolastica del ministero. Il tutto va completato entro sei mesi e i dati raccolti andranno ad integrare la stessa anagrafe di viale Trastevere che li utilizzerà per stabilire le nuove priorità di intervento. I tecnici dovranno compilare delle pagelle degli edifici con indicazioni sullo stato di soffitti, controsoffitti, so lai, impianti, suggerimenti sugli interventi da effettuare e una stima dei costi (meno di 10rnila euro, tra i 10 ed i 50mila, oltre i 50mila). Quanto ai fondi, per realizza re i nuovi lavori si attingerà in parte dai fondi Fas (quelli delle aree sottoutilizzate). «Serviranno molte risorse», ha spiegato il ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto, «ma è ancora pro maturo quantificarle». Mentre il ministro Gelmini, presentando l’intesa, ha ricordato anche gli altri impegni economici del governo per la sicurezza: 300 mln di euro per il 2008 e una cifra analoga per il 2009 (fondi del ministero, delle Regioni e degli Enti locali), altri 100 mln dallo sblocco di fon di inutilizzati, il 5% del Fondo per le infrastrutture strategiche e 20 milioni di euro annui provenienti dai risparmi delle spese della politica.

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