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"Etichettatura dell'olio, via libera all'obbligo di origine delle olive"

fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO / Sicurezza alimentare

04/02/2009 -

BARI — Dal primo luglio sulle bottiglie di olio extravergine i consumatori potranno sapere, leggendo l’etichetta, se quello che adoperano è olio prodotto in Italia. Tirano un sospiro di sollievo gli olivicoltori pugliesi ne avevano chiesto a gran voce una modifica del regolamento comunitario in questo senso: per rendere obbligatoria in etichetta l’indicazione dell’origine delle olive impiegate per produrre l’olio extravergine di oliva in tutti i Paesi europei. «Abbiamo a disposizione, finalmente, uno strumento prezioso per difendere i nostri produttori di olio e per tutelare il made in Italy il leghista Luca Zaia, ministro delle Politiche agricole, ha salutato così il voto favorevole del Comitato di gestione olio di oliva della Commissione europea che ieri a Bruxelles ha approvato con il solo voto contrario della Grecia e l’astensione della Svezia, la modifica del regolamento riguardante l’etichettatura dell’olio d’oliva. Una svolta epocale, invocata da anni e chiesta fortemente anche lo scorso novembre da gli olivicoltori pugliesi, scesi nelle piazze con i trattori perchè ridotti ormai allo stremo delle forze a causa delle massicce importazioni che aveva no fatto precipitare il prezzo dell’olio nostrano sotto i 2,4 euro al chilo. Plaude Confagricoltura alla modifica del regolamento europeo 1019/02 che da facoltativa rende da ieri obbligatoria la rintracciabilità del prodotto: «Occorrerà ora avviare un’adeguata campagna di informazione per consentire al consumatore una scelta consapevole, in un mercato finalmente trasparente». Soddisfatto anche il presidente di Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni: «In Europa non sarà più possibile spacciare come made in Italy l’extravergine ottenuto da miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche, tunisine». Spiega ancora Antonio De Concilio, rettore Coldiretti Puglia: «nonostante il riconoscimento comunitario per 5 oli dop pugliesi, sono circa 500 milioni litri d’olio importati ogni ai per essere miscelati con quello italiano e in particolare quello pugliese, dato due I’incidenza delle produzione olivicola regionale su quella nazionale è pari al 32% e al 129 quella mondiale».

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