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"Quote latte, coro di critiche"

fonte Italia Oggi / Agroalimentare

07/02/2009 - Tanto tuonò che piovve. All’indomani della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il decreto legge sulle quote latte, solleva già un coro di critiche e si prepara ad essere oggetto di molte richiesto di emendamenti. Per il presidente della Cia, Giuseppe Polti si tratta di «un provvedimento assolutamente inaccettabile, molto peggio di quello che era stato presentato nei giorni scorsi che va modificato in modo sostanziale. Per questo motivo, ci mobiliteremo e avanzeremo una serie di proposte affinché nell’iter parlamentare di conversione vengano fatte le indispensabili correzioni». Per Politi, fra le questioni sul tavolo, «c’é soprattutto l’assoluta aleatorietà del fondo per le aziende che hanno acquistato quote latte. E’ grave il fatto che il ministro Zaia nelle scorse settimane aveva annunciato un finanziamento del fondo di 500 ml di euro, che nel decreto non c’è». Per Mario Abrate presidente del settore lattiero-caseario di Fedagri confcooperative sono molte le cose che vanno cambiate perché «l’equità resti una condizione imprescindibile». Il dl dovrà prevedere: rinuncia preventiva a tutti i contenziosi per ricovero le nuove assegnazioni; fissazione esplicita del termine per la prima rata; immediato ritiro della quota e confluenza nella riserva nazionale per chi sfera, con conseguente perdita del diritto a rateizzare le multe pregresse; precedenza ai produttori che hanno affittato le quote rispetto agli splafonatori nella distribuzione delle quote; inclusione nelle assegnazioni di chi ha sforato entro il 5%; certezza che le misure transitorie siano limitate alla sola campagna 2009-10. Già a partire dalla prossima campagna comprendiamo l’esigenza di nominare un commissario con poteri operativi discrezionali, così ampi e delicati, che finora venivano gesti ti dalle regioni e dall’Agea». Per il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, le modifiche dovranno focalizzarsi sul fondo di intervento e sulle condizioni di accesso alla rateizzazione. Il primo deve essere riservato alle sole imprese lattiere che hanno investito nell’acquisto delle quote; per accedere alla rateizzazione i beneficiari dovranno rinunciare al contenzioso e versare una somma correlata al debito; infine, l’attribuzione delle quote deve seguire la richiesta di rateizzazione.

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