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"Ilva, legge sulla diossina impugnata dal governo"

fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO / Ambiente

12/02/2009 - ROMA. Non si è trovata una mediazione neanche ieri al tavolo sull’ilva neanche ieri, convocato dal ministro dell’ambiente di Taranto Stefania Prestigiacomo dove si è riproposto, il muro contro muro regione e governo. La presidenza del consiglio, dove si è recata il ministro dopo la riunione, sta vagliando l’ipotesi di verificare l’incostituzionalità della legge pugliese taglia diossine e il dicastero dell’ambiente la richiesta dei sindacati e degli amministratori locali di istituire una commissione di tecnici, terza rispetto alle parti in contesa, che trovi una soluzione scientificamente provata sulla praticabilità delle norme introdotte da Vendola. Una commissione Aia - che fornisce le Autorizzazioni integrate ambientali necessarie alle imprese per continuare ad operare - «allargata a tecnici di varie realtà, sindacati ed enti locali», ha auspicato il sindaco di Taranto, Ippazio Stefanò. La questione come spiega il presidente della provincia di Taranto, Gianni Florido, è ancora ferma ai limiti sulle emissioni delle diossine previsti dalla legge regionale e i tempi, ai quali l’ilva afferma di non potersi adeguare: il 2,5% entro aprile, optando per un 3,5%. Mentre l’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente, in base ai campionamenti effettuati ritiene che siano praticabili i limiti definiti dalla normativa pugliese. Il legale dell’Ilva, l’avvocato Francesco Peni, ha ribadito la volontà dell’azienda «di investire nella difesa ambientale, un processo - spiega - interrotto dall’intervento di una legge regionale che ha fissato parametri che non possono essere rispettati e che nessuno prevede in Europa. Noi ci siamo riferiti ai limiti previsti dal decreto 152 del 2006, ma la Puglia ha alzato ulteriormente l’asticella con il rischio di mettere fuori legge un’azienda così importante», ha concluso Peni, che accompagnava Francesco Riva. Il segretario provinciale della Uil di Taranto, Francesco Sorrentino, ha ricordato che oggi alle 14 era già prevista una riunione sull’ilva, presso l’assessorato regionale all’Ambiente con sindacati ed istituzioni, che sarà l’occasione per fare il punto su quanto è emerso oggi al Dicastero di via Cristoforo Colombo. L’assessore all’Ambiente della Puglia, Michele Losappio, ha rilevato come la Regione abbia «risposto favorevolmente alla proposta dei sindacati per un gruppo di lavoro che verifichi la praticabilità per l’ilva di rispettare il primo passo della legge, quello di aprile. Siamo convinti - prosegue - del lavoro dell’Arpa e del protocollo europeo Aharus sulle limitazioni alle diossine e che l’Ilva ce la può fare, ma l’azienda dice il contrario quindi siamo disponibili ad ulteriori approfondimenti». Ma se il governo «modificherà l’orientamento espresso da Fitto ricorrendo alla Corte Costituzionale sulla legge regionale, mettendosi contro il popolo pugliese, i lavoratori e gli enti locali - mette in guardia - sarà difficile trovare un accordo».

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