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"Diossina Ilva, Florido protesta «Assurdo escluderci dal vertice»"

fonte corriere del mezzogiorno / Ambiente

15/02/2009 - TARANTO — «E' un fatto grave che gli enti locali siano stati esclusi dalla riunione con il sottosegretario Letta perché il sindaco di Taranto e il presidente della Provincia devono essere presenti quando si parla di un problema così importante per il territorio». Due giorni dopo il vertice romano sull'Ilva Gianni Florido, presidente della Provincia, è ancora imbufalito per esserne rimasto fuori. Non è così per Ezio Stefàno. «Non ho nulla di ridire sulla mancata convocazione - commenta - è importante per noi esserci dopo i pareri che la commissione tecnica esprimerà. In quel momento deve entrare in campo la politica.

 

Anzi chiederemo assolutamente di esse presenti, soprattutto se si tratterà di esercitare il nostro giusto ruolo di pressione sull'industria nel caso in cui gli esperti diranno che è possibile rispettare i tempi previsti dalla legge regionale antidiossina». Florido e Stefàno divisi, quindi, anche sul mancato invito che potrebbe essere bissato in occasione della prossima riunione a Roma entro metà settimana. «Se dovesse ripetersi - osserva Florido sarebbe grave e produrrebbe una rottura nel rapporto tra le istituzioni. Ritengo che il presidente Vendola dovrebbe rinunciare alla partecipazione al tavolo se non sono presenti anche i rappresentanti dei due enti locali territoriali. L'unico fatto positivo è che sia stata accolta la mia proposta di conferire un mandato a un gruppo di tecnici super partes per fornire risposte certe». Martedì, intanto, prima riunione tra sindacati e Ilva per decidere sulla nuova cassa integrazione. Il ruolo del governatore Vendola nella vicenda degli appuntamenti con Letta si inquadra, tra l'altro, in una settimana che, in ogni caso, sarà politicamente decisiva. Vendola dovrà chiarire la propria posizione in vista delle elezioni provinciali a Taranto. Dovrà dire se continuerà a sostenere la candidatura Florido, come ha ripetuto sino a poco tempo fa, o se l'adesione di Stefàno al Movimento per la sinistra creato proprio dal governatore ha cambiato l'orientamento di voto e le alleanze. E, quindi, se appoggerà il candidato della coalizione alternativa al centrosinistra che fa riferimento al sindaco di Taranto. Intanto martedì, quasi con certezza, si incontreranno gli esponenti regionali (Emiliano) e provinciali (Pentassuglia) del partito democratico per esaminare la situazione anche alla luce delle scelte di Vendola. Rottura o accordo dipenderanno dalla posizione elettorale del presidente della Regione. Se abbandonerà l'opzione Florido o lascerà che i tarantini, divisi su tutto come al solito, risolvano da soli il problema, allora per i quattro consiglieri di terra ionica (Mineo, Pelillo, Costantino, Pentassuglia) sarà automatico un ragionamento più approfondito sulla maggioranza alla Regione. Tutto sommato Florido schierò in campo una lista civica di sostegno a Vendola alle ultime regionali. A Taranto sono in molti, soprattutto in Rifondazione, a chiedersi come mai il sindaco abbia aderito a Mps il giorno dopo aver rinnovato la tessera di Rifondazione.

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