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"Stava riparando un tir rimane schiacciato: è grave"

fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO / Sicurezza sul lavoro

17/02/2009 - MODUGNO. Ennesimo incidente sul lavoro nella zona industriale. Sono quasi le diciassette quando Antonio Campanale, 52 anni, di Casamassima, sposato, rimane schiacciato sotto la cabina di un tir «Volvo». L’uomo stava terminando un intervento di manutenzione all’autoarticolato che in quel momento aveva il motore acceso, all’interno dell’officina meccanica «Orba» che si occupa di riparazioni di mezzi pesanti, ai chilometro centodiciannove sulla strada statale «96», in contrada «Lama rossa» dove la vittima lavorava da oltre trent’anni. All’improvviso l’autista, un giovane albanese di trenta cinque anni, sale sul camion pensando che il meccanico avesse finito il lavoro. E invece il meccanico è ancora sotto il paraurti anteriore. L’albanese spegne il motore. E proprio con lo spegnimento del motore le sospensioni idrauliche dell’autoarticolato si abbassano schiacciando il meccanico che rimane intrappolato sotto il mezzo bloccato con la testa e la parte superiore del torace. Campanale urla, ma a nulla valgono le grida lanciate mentre scendono i pistoni del camion dopo lo spegnimento del motore. Inutile il tentativo di attirare l’attenzione del camionista nel tentativo disperato di indurlo ad accendere il motore. Grida che invece, attirano l’attenzione degli altri meccanici che immediatamente al distratto autista albanese riaccendono i motori. Irriconoscibile il corpo sanguinante di Campanale. Le condizioni dell’operaio sono da subito apparse gravi. Immediatamente sul posto è giunta un’ambulanza del servizio 118 e i carabinieri della locale stazione. Antonio Campanale viene ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale «Divenere» di Carbonara dove gli sono state riscontrate una serie di schiacciamenti ossei del cranio e del torace. La sua prognosi è riservata e i medici stanno cercando di salvargli la vita. Per tutta la serata i tecnici dello Spesal della Asl Bari e i carabinieri hanno effettuato i sopralluoghi del caso ed hanno sentito i testimoni del fatto oltre al giovane autista ancora in evidente stato di confusione al quale è stato chiesto, da parte degli inquirenti, di tenersi a disposizione anche per valutare la sua posizione giuridica rispetto all’accaduto. Intanto, su disposizione del sostituto procuratore della repubblica del tribunale di Bari, Renato Nitti, l’autoarticolato è stato messo sotto sequestro. Ancora increduli i colleghi di lavoro dello sfortunato operaio non si danno pace per quella tragica fatalità che si è consumata sotto i loro occhi. Un incidente che poteva essere evitato, e che adesso rischia di scrivere un’altra brutta pagina della storia ormai infinita degli incidenti sul lavoro.

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