18/02/2009 - Anche l’acqua di Bari potrebbe essere contaminata dall’alga tossica. Dopo l’allarme sulla diga foggiana di Occhito la Regione monitora con attenzione dallo scorso 2 febbraio, da ieri l’Arpa sta effettuando analisi tossicologiche anche nella diga del Locone. Anche l’invaso di Minervino Murge, dal quale arriva l’acqua che serve l’intera provincia barese e il capoluogo, potrebbe essere contaminata dalla “Planktothrix rubescens un ‘alga può rilasciare microtossine potenzialmente dannose alla salute. Secondo un recente rapporto pubblicato dall’istituto superiore della sanità, la cosiddetta “alga rossa” nei casi di intossicazione più gravi, può arrivare a innescare tumori a gastrointestinali ed epiteliali. Per questo la Regione ha già predisposto un articolato piano di emergenza che ieri è stato illustrato alla giunta dall’assessore alla Salute. «E’ una situazione importante che stiamo monitorando giorno per giorno con una cabina di regia che è stata istituita presso l’assessorato alle Politiche della salute - ha spiegato l’assessore Tommaso Fiore - in questo momento è una situazione sotto controllo». Ma in attesa di conoscere l’esito delle analisi che l’Arpa ha effettuato sull’acqua del Locone resta alta la tensione e anche la protezione civile e stata messa in allerta. «Abbiamo già allestito dei piani di emergenza per fronteggiare una qualsiasi crisi si possa verificare nei giorni prossimi o nelle prossime settimane - ha ribadito Tommaso Fiore - qualora fosse necessario prendere provvedimenti drastici potremmo decidere iniziative riguardanti la potabilità dell’acqua». Escluso per il momento il prosciugamento forzato degli invasi contaminati. Un operazione colossale senza precedenti.

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