18/02/2009 - Da un paio di settimane la carne bovina biologica di Farini rifornisce gli scaffali dell'ipermercato Auchan di San Rocco. Il progetto, che presto potrebbe fare da apripista alla nascita di un'associazione di allevatori dell'Appennino, è stato presentato ieri mattina al palazzo dell'Agricoltura di Piacenza. Coinvolta insieme all'ipermercato francese è l'azienda agricola biologica Le Sermase di Mareto che fornisce un prodotto derivante da vacche di razza limousine, francese e meticcie allevate sui pascoli del monte Aserei. I capi vengono poi macellati, lavorati e confezionati a Brescia (in attesa di individuare un macello più vicino), dove vengono poi inscatolati in confezioni ad atmosfera controllata con la certificazione Natural valley. «Questa prima iniziativa partita dalla montagna - ha annunciato l'assessore provinciale all'Agricoltura Mario Spezia - sta già generando interesse nei confronti di altri soggetti operanti nella distribuzione alimentare. Per continuare su questa strada bisogna però tenere uniti gli allevatori e ragionare come sistema territoriale nel suo complesso, fissando come punto di partenza la sicurezza alimentare. Abbiamo infatti la fortuna di poter sfruttare un territorio di alta collina e montagna della Valnure, le cui produzioni marchiate Natural valley sono riconosciute dall'Unione europea, e di far diventare il biologico la giusta scelta imprenditoriale. Da noi, inoltre, le famiglie stanno ritornando in montagna poiché credono nella riscoperta di un'agricoltura certamente diversa da quella del passato, un'agricoltura che ha bisogno di qualità e di far confluire le forze, ma che nel Piacentino sta resistendo molto di più che nel resto d'Italia». Agli occhi del consumatore il costo può apparire un poco superiore a quello di altre carni, ma viene bilanciato dal rapporto qualità/prezzo: «Attestato ai livelli delle razze pregiate e senza essere fuori mercato», come ha precisato il direttore dell'Auchan di San Rocco Tiziano Antonini. Tanto che appunto la domanda da parte degli acquirenti non è mancata neppure in queste prime tappe del progetto che fa parte di "Scopri Piacenza", un'operazione di commercializzazione dei prodotti agroalimentari e enogastronomici della nostra provincia. «La vendita è stata raddoppiata - ha sottolineato Antonini - in sole due settimane». «Abbiamo cercato di limitare molti passaggi nella trasformazione - ha spiegato Andrea Negri, titolare della cooperativa Le Sermase - per non influenzare troppo la merce finale. Vogliamo poi evitare che un prodotto di nicchia finisca ai margini del mercato, essendo nostra intenzione creare economia sul territorio». Il processo trova l'approvazione del presidente della Comunità montana Valnure e Valdarda Gianluigi Molinari: «Questi imprenditori che hanno chiesto il minimo apporto alle istituzioni rappresentano una buona pubblicità in un settore spesso pessimista, dimostrando come si possano avviare progetti imprenditoriali anche nell'agricoltura di montagna». Soddisfatto anche il sindaco di Farini Antonio Mazzocchi: «Sono molto contento di questo successo iniziale che fornisce una buona immagine del nostro Comune».

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