Logo di PrevenzioneSicurezza.com
Lunedì, 20 Maggio 2024
News

"Una doc -extra-large"

fonte Italia Oggi, L. Ciarello / Agroalimentare

12/03/2009 - Guerra a tutti i iprosecchi-patacca nei calici di mezzo mondo. E, soprattutto, stop a ogni tentazione possa giungere dal ventre d'Europa di annacquare l'origine di questo vino italiano. Da ieri il vitigno, noto col nome Prosecco,ha assunto ufficialmente anche la denominazione «Glera». Che poi non è altro che il suo nome originario. Ma cosa motiva questa doppia denominazione? Semplice: la difesa del Prosecco urbi et orbi dovrà passare dall'amipliamento della zona di produziome alle province di Gorizia, Udine, Pordenone, Treviso, Belluno,Vicenza,Veneziae e Trieste. Città quest'ultiima, presso cui si trova la frazione « prosecco da dove arrivavano le barbatelle di «Glera», poi identificate col nome Prosecco. Così, visto che nel borgo di Prosecco, il Prosecco si chiama Glera,il «Comitato ministeriale varietà viti» ne ha preso atto. E «Glera» e «Prosecco» sono ufficialnnente sinonimi. La conseguenza diiretta è che (grazie al futuro ampliamento fino a Trieste dell'areale produttivo) il Prosecco sarà legato noiminalmente a un territorio d'origine. Avrà uno scudo anti-contraffazione. La conferma giunge dal ministro delle politiche agricole, Luca Zaia. Il ministro, infatti, ha annunciato che presto arriverà «il riconoscimento della Doc «Prosecco», intesa come denominazione geografica, con la finalità fondamentale di distinguere il vitigno dalla denominazione stessa. E che: «il riconoscimento in itinere della doc Prosecco unitamente a quello delle due Docg «ConeglianoValdobbiadene»e»ColliAsolani» per le due aree storiche, hanno tutte robiettivo di innalzare sia il livello qualitativo che la protezione internazionale». .

Segnala questa news ad un amico

Questa news è stata letta 595 volte.

Pubblicità

© 2005-2024 PrevenzioneSicurezza.com. Tutti i diritti sono riservati.

Realizzato da Michele Filannino