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"Morti su lavoro, dietrofront del governo"

fonte La Repubblica.it, M.Giannini / Sicurezza sul lavoro

21/03/2009 - Il governo Berlusconi sta ultimando la stesura del decreto legislativo con il quale si riscrive il Testo unico sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Oltre 170 articoli, ora profondamente "integrati e corretti" dal pacchetto di misure che dovrebbe approdare al Consiglio dei ministri della prossima settimana. Un testo, non ancora definitivo, è stato anticipato ieri dall'agenzia Apcom. Multe più leggere per le imprese, in alcuni casi più che dimezzate; eliminazione dell'ipotesi del solo arresto a favore di un sistema che privilegi l'applicazione di sanzioni. E poi, ancora, rimodulazione degli obblighi per il datore di lavoro, introduzione di misure di semplificazione relative alle comunicazioni dell'Inail, modalità della formazione e utilizzo del libretto formativo del cittadino. Due novità specifiche della bozza, soprattutto, colpiscono l'attenzione, perché chiamano in causa i doveri delle imprese e la disciplina dei casi di violazione delle norme sulla sicurezza. La prima: il nuovo testo prevederebbe la riscrittura dell'articolo che regola la sospensione dell'attività imprenditoriale "in modo da eliminare qualsiasi discrezionalità nell'adozione del provvedimento sanzionatorio e di rendere attuale, dopo l'abolizione dei libri matricola e paga, il parametro relativo al lavoro irregolare". La seconda: verrebbe eliminato il riferimento alla "reiterazione" sostituito dal concetto di "plurima" violazione, articolata in una pluralità contestuale di almeno tre gravi violazioni o, in alternativa, della ripetizione in un biennio di un'identica grave violazione. "La sanzione che colpisce l'imprenditore che non osservi il provvedimento di sospensione viene trasformata in una sanzione che prevede non più l'arresto, ma l'alternatività dell'arresto e dell'ammenda".

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