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"Lavoro, sanzioni meno severe sulla sicurezza"

fonte La Repubblica,R. Mania / Sicurezza sul lavoro

28/03/2009 -
Cambiano le regole sulla sicurezza nel lavoro. Il Consiglio dei ministri - come previsto - ha approvato ieri lo schema di un decreto delegato che attenua il sistema sanzionatorio rispetto a quello della legge del governo Prodi pur mantenendo la pena del carcere per le violazioni pi gravi. A mutare è soprattutto l'approccionell'azione perprevenire gli incidenti sullavoro. Il ministro Maurizio Sacconi ha scelto la strada della semplificazione delle procedure e della lotta contro il formalismo e la burocrazia. Su questa via il governo ha trovato il consenso ditutte le organizzazioni imprenditoriali (dalla Confindustria ai commercianti, dagli agricoltori agli artigiani fino alla Lega delle cooperative) e, nella sostanza, di Cisl, Uil e Ugl ma non della Cgil.
Ecco le principali novità:
L'arresto: Il nuovo decreto conferma l'arresto per l'imprenditore che non prevenga il pericolo in aziende ad alto rischio. Per le violazioni informali scatta la sola sanzione amministrativa
Le Multe: Quando non scatta l'arresto, la sanzione massima per il datore di lavoro è di 8000 euro. Queste ammende sono aumentate nel tempo in modo automatico, in base all'inflazione.
La Sospensione: l'attività dell'impresa è sospesa quando la prima verifica scopra almeno tre casi di gravi violazioni o la stessa violazione si ripeta per la seconda volta in un biennio.
I precari: il testo impegna il datore di lavoro ma in termini generici. Maggiore integrazione fra INAIL e Servizio Sanitario. Per i lavoratori infortunati, spesi ogni anno 45mld.

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