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"Anche per le palazzine ampliamenti fino al 20%"

fonte il Sole 24 ore, G. Santilli / Edilizia

31/03/2009 - Accordo praticamente fatto fra Governo e Regioni sul piano casa. L`intenso lavoro di ieri al tavolo tecnico ha confermato le convergenze su un testo che oggi dovrebbe essere ratificato prima dai Governatori riuniti in plenum, poi dalla Conferenza unificata Stato-Regioni-città. Resta l`ipotesi di un Consiglio dei ministri ad hoc per domani. Nell'intesa spuntano due novità. La prima: nelle leggi regionali - che dovranno essere approvate entro 90 giorni e che conterranno la previsione degli ampliamenti di volumetria del 20% - saranno ricomprese non solo unità monobifamiliari, come si è detto nei giorni scorsi, ma anche palazzine con più appartamenti entro un limite dimensionale intorno ai mille metri cubi (pari a una superficie complessiva orientativa di 300-350 metri quadrati). La seconda novità: per il caso in cui le Regioni non legiferino entro 90 giorni, il protocollo d`intesa prevede poteri sostitutivi affidati a un commissario ad acta individuato nello stesso Governatore.Nei provvedimenti regionali entreranno, come detto, gli ampliamenti volumetrici del 20% (ma senza la «deroga al Prg e ai regolamenti edilizi» prevista nell'iniziale testo del Governo) e il premio di cubatura del 35% per i casi di demolizione e di ricostruzione con progetti di bioedilizia e risparmio energetico o idrico. Alle Regioni prima e ai Comuni poi sarà comunque consentito di escludere alcune aree dagli interventi. Nessuna sostanziale novità, rispetto al week end, per l'elenco delle semplificazioni che rientreranno nel decreto legge con cui il Governo aprirà la «fase uno» del piano casa. La riforma di maggiore impatto resta la tendenziale abolizione del permesso di costruire (la vecchia licenza edilizia) previsto dal Testo unico dell'edilizia (Dpr 380/2001) in tre casi: nuova costruzione, ristrutturazione urbanistica, ristrutturazione edilizia "pesante" (cioè con modifiche di volumetria, sagoma e superfici). Queste tipologie di intervento dovrebbero rientrare nel regime semplificato della denuncia di inizio attività (Dia).Tra le semplificazioni procedurali anche quelle per le autorizzazioni antisismiche (si passa dalle autorizzazioni preventive ai controlli a campione), per la valutazione ambientale strategica (Vas) che non dovrà prevedere doppioni e sovrapposizioni nell'approvazione dei programmi strategici, per le autorizzazioni paesaggistiche previste dal codice dei beni culturali.

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