18/04/2009 - TARANTO - Un calo del 50% degli infortuni e un'impennata degli investimenti sul fronte sicurezza. Sono i dati del rapporto sicurezza presentato ieri dall' Ilva di Taranto. Nel dossier illustrato dall'ingegner Adolfo Buffo, responsabile della direzione per la sicurezza, si evidenzia lo sforzo dell'azienda su un fronte sempre caldo nella grande fabbrica dell' acciaio. Il dirigente ha posto l'attenzione sul progressivo aumento delle ore dedicate alla formazione del personale, scandito da ispezioni e simulazioni. Anche perché si è riscontrato l'85% degli incidenti sono provocati da comportamenti non sicuri, errori degli operai o di chi li guida. Si è evidenziato l'aumento degli investimenti sul fronte sicurezza e manutenzione che dal 2002, ovvero dalla firma dell'atto di intesa, hanno raggiunto la soglia di 2150 milioni di euro. Un investimento che ha dato i suoi frutti, visto che lo scorso anno si è registrato un solo infortunio con prognosi iniziale superiore ai 40 giorni. Tre anni fa furono otto. Nel 2008 tre le tragedie nell' area del siderurgico, con vittime operai di aziende dell'indotto. Dopo aver ampliato i controlli, nel 3% dei casi sono state riscontrare carenze che hanno portato all'esclusione delle ditte dagli appalti targati Ilva.

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