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"«In Italia nessun pericolo per la febbre suina»"

fonte Il corriere della sera / Salute

29/04/2009 - Il risultato delle prime analisi è stato positivo. Ma solo oggi sarà possibile sapere se il giovane ricoverato all'ospedale di Sant'Angelo Lodigiano è il primo caso accertato di febbre suina in Italia. E previsto per stasera, infatti, l'esito definitivo dei test condotti dal laboratorio di Virologia del Policlinico San Matteo di Pavia. Il premier Silvio Berlusconi, comunque, tranquillizza: «Al momento non c'è nessun pericolo. Ma bisogna lavorare per trovare un antidoto che ad oggi ancora non c'è». I tempi necessari per prendere con certezza le impronte digitali del virus H1N1 sono di 36/48 ore. Per ora i dati degli esami condotti a Pavia hanno indicato compatibilità tra il virus isolato in Messico e quello del paziente di ritorno da un viaggio in California, assieme a tre amici (uno dei quali ricoverato sempre a Sant'Angelo per precauzione): non solo il suo ceppo appartiene al gruppo A, ma i virologi hanno già escluso i sottotipi più usuali responsabili della semplice influenza di stagione. IL cerchio, dunque, si stringe, anche se sono necessarie ulteriori prove per essere certi che si tratti proprio del virus suino mutato. «Adesso il paziente è completamente sfebbrato dichiara il direttore dell'Asl di Lodi Germano Pellegatta . Rimaniamo in attesa dell'esito dei test del San Matteo».

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