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"Primo morto negli Usa, «il virus avanza»"

fonte Il corriere della sera / Salute

30/04/2009 - NEW YORK -  L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha deciso di alzare da 4 a 5 il livello di allarme per la febbre suina. Lo ha reso noto ieri la direttrice generale Margaret Chan, spiegando che il passaggio al livello 5 indica che la pandemia è considerata «imminente» e che «non vi sono segnali di un rallentamento della diffusione del virus». «Tutti i Paesi - avverte -  devono immediatamente attivare il loro piano di preparazione alla pandemia». Cresce l'allarme in Europa e negli Stati Uniti. Allerta anche in Italia: venti casi sospetti, nessuno accertato. Nel Vecchio Continente si estende la mappa del contagio, con i primi tre casi accertati in Germania e un altro in Austria. Salgono a cinque gli «accertati» in Gran Bretagna e a 10 quelli in Spagna. Le autorità messicane hanno rivisto drasticamente a sette il bilancio delle vittime del virus che fino a poco prima era stato fissato a 20. E invece aumentato il numero delle morti «probabilmente» causate dall'influenza: 159 decessi. In totale 1.311 persone sono in ospedale dopo aver manifestato i sintomi della malattia. Intanto la febbre suina ha fatto la prima vittima fuori dal Messico. Un bimbo messicano di 22 mesi è morto lunedì notte in un ospedale di Houston, in Texas, tre settimane dopo aver visitato con la famiglia la cittadina di Matamoras, a sud del confine Usa-Messico. In tutto sono saliti a un centinaio i casi accertati in 10 Stati americani e alla Casa Bianca il presidente Obama ha invitato l'America «alla massima vigilanza» e, se necessario, «alla chiusura precauzionale di alcune scuole per contenere il contagio».

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