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"Rifiuti, altri ritardi agli impianti "

fonte Il corriere della sera, A.Della Rocca / Ambiente

20/05/2009 - LECCE — La Provincia di Lecce non vuole ritrovarsi un’altra grana per le mani nell’infinita emergenza rifiu­ti che interessa il Salento. E con un atto firmato dal presi­dente Giovanni Pellegrino e dall’assessore all’ambiente Gianni Scognamillo, fatto re­capitare di recente al com­missario Nichi Vendola, ha messo in chiaro che la disca­rica Burgesi di Ugento dovrà chiudere, come previsto, il prossimo 30 giugno. Ma una cosa è certa. Nella piattaforma ugentina, termi­nale del bacino Lecce 3, per quella data non sarà pronto nessuno degli impianti pro­gettati: né la discarica di ser­vizio- soccorso (consegna prevista ottobre 2009), né i biostabilizzatori (consegna probabile a fine agosto 2009). Insomma, le richieste di Palazzo dei Celestini e il cronoprogramma stilato dal­la società «Progetto Ambien­te Lecce 3», cui compete la costruzione delle strutture di smaltimento, non coincido­no. «E questo non certo per colpa nostra, ma a causa dei ritardi con cui ci sono stati af­fidati i lavori», tiene a preci­sare l’avvocato Luigi Quinto, legale dell’impresa che si è aggiudicato gli appalti in tut­ti e tre le Ato salentine. Oggi, intanto, «Progetto Ambiente» e Regione s’in­contrano per tentare di azze­rare le discrasie, anche se ap­pare estremamente improba­bile che i biotunnel possano essere completati e resi ope­rativi per il 30 giugno. «La biostabilizzazione ci consen­tirebbe di gestire senza pro­blemi la fase successiva alla chiusura della discarica», spiega Scognamillo. «Ma se per fine giugno gli impianti non dovessero essere pronti avremmo qualche proble­ma », ammette l’assessore provinciale.

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