16/06/2009 - Morti bianche in Liguria. Due operai hanno perso la vita mentre stavano lavorando all'interno del depuratore di Riva Ligure in provincia di Imperia. Francesco Mercurio, 40 anni, e Gianfranco Iemma, 36 anni, cognati, sono precipitati all'interno di una vasca di depurazione delle acque. Il loro decesso potrebbe essere stato causato dalle esalazioni della vasca, esalazioni che hanno reso difficile l'intervento di recupero dei corpi. Dipendenti della Ciem, una ditta di San Biagio della Cima specializzata nella pulitura dei depuratori, secondo una prima ricostruzione entrambi gli operai erano privi delle protezioni di sicurezza. Hanno raggiuntola vasca e qui avrebbero perso i sensi a causa dell'alta percentuale di C02 presente nell'aria. La sciagura ha risparmiato due compagni di lavoro che completavano la squadra dei due operai. Uno di loro, che ha cercato di portare soccorso ai colleghi, è rimasto intossicato, mentre l'altro operaio era intento a manovrare le condutture di scarico all'esterno dell'impianto. Sul posto, in serata, ha compiuto un primo sopralluogo il sostituto procuratore della Repubblica di Imperia, Francesco Pescetto. Le due morti bianche, a cui in giornata si sono aggiunti altri due lutti - il primo a Bari, dove è deceduto l'operaio 24 enne rimasto gravamente ustionato lo scorso 4 giugno, e il secondo ad Avellino, dove un uomo di 40 anni è rimasto schiacciato dal suo trattore -, hanno suscitato l'immediata reazione degli ambienti sindacali liguri. Una nota della Cgil invita il Governo «a rinunciare alla modifica del testo unico sulla sicurezza, che indebolisce le norme di tutela della salute dei lavoratori». Il presidente della Giunta regionale ligure, Claudio Burlando, auspica che «sia fatta piena luce sulla dinamica dell'incidente e che si affermi sempre più la cultura della prevenzione, il rispetto di regole adeguate e l'accertamento di ogni eventuale responsabilità».

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