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"Testo Unico, il correttivo passa alle Camere"

fonte redazione Ambiente&Sicurezza sul lavoro / Sicurezza sul lavoro

25/06/2009 - Nella giornata di ieri le Commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera e hanno dato parere favorevole allo schema del nuovo Decreto legislativo per la sicurezza sul lavoro. Le maggiori contestazioni, oggetto di un parere presso le Commissioni del Senato, hanno però riguardato " la norma cosiddetta 'salva-manager' sui profili di responsabilità del datore di lavoro in materia antinfortunistica. In particolare era stata richiesta la cancellazione del comma d) dell'articolo 10-bis, l’articolo che introduce il nuovo articolo 15-bis del decreto legislativo n. 81 del 2008. Il nuovo articolo, individua le condizioni nelle quali è configurabile la responsabilità penale di chiunque violi precetti in materia di salute e sicurezza, con specifico riguardo ai titolari di «posizioni di garanzia». In particolare si prevede che il non impedire l'evento equivale a cagionarlo alle seguenti condizioni: a) che sia stato violato un obbligo derivante da una posizione di garanzia nei confronti del bene giuridico tutelato; b) che il titolare della posizione di garanzia sia in possesso dei poteri giuridici o di fatto idonei ad impedire l'evento; c) che la posizione di garanzia sia tassativamente istituita dalla legge, salvo poter essere, nei limiti da essa determinati, specificata da regolamenti, provvedimenti della pubblica autorità, ordini o atti di autonomia privata; d) che l'evento non sia imputabile ai soggetti di cui agli articoli 56 (preposti). Le Commissioni del Senato hanno quindi pregato il Governo di modificare l'articolo 15-bis dando maggiori precisazioni alla lettera c), lasciando cioè impregiudicata per il titolare delle posizioni di garanzia la responsabilità civile ai sensi dell'articolo 2087 del codice civile e sopprimendo invece la lettera d), dal momento che qualora non vi sia stata cooperazione nel reato da parte del titolare della posizione di garanzia, la sua responsabilità è già esclusa in base alle norme generali. Il Senato raccomanda infine al Governo di valutare la possibilità di formulare norme più efficaci per garantire concrete forme di tutela ai lavoratori a rischio di malattie professionali causate dall’esposizione a sostanze cancerogene.

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