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"Vino, in maxi-etichetta veritas"

fonte Italia Oggi, M.Moddafferi / Agroalimentare

07/07/2009 - Colore, nome, provenienza e gradazione alcolica. Queste sono le indicazioni standard che si possono leggere sull'etichetta di una bottiglia vino. Ma sono sufficienti al consumato-re per scegliere quello giusto? Antonio Cardetta, biologo, e Fabrizio Christian, esperto di marketing, fondatori di Autoctono, società specializzata nella valorizzazione di vini provenienti da vitigni autoctoni, sostengono di no. «Le etichette tradizionali», commenta Christian, «lasciano una lacuna. In base alla nostra esperienza, infatti, abbiamo capito che il consumatore chiede informazione e trasparenza e premia il produttore che sa fornirgliele». Questo è il motivo che li ha spinti a cercare una strategia capace di far «parlare» i vini. Così nel 2006 hanno ideato e brevettato il progetto di comunicazione Vino Parlante: una retroetichetta pieghevole di 12 pagine che sostituisce quelle tradizionali, un sito internet che diventa una vetrina per tutti i produttori che aderiscono al progetto ed eventi e campagne promozionali garantite per tutti gli affiliati. Nelle dodici pagine dell'etichetta dei «vini parlanti» ci sono informazioni sull'annata e le caratteristiche organolettiche del vino (colore, sapore, odore e corposità), sulle uve da cui è ricavato, sul territorio di provenienza e sugli abbinamenti con i cibi. L'etichetta pu essere staccata e conservata e contiene anche il profilo del produttore e in alcuni casi anche i suoi contatti. »L'etichetta multipagina», continua Christian, «consente al consumatore di conoscere veramente il vino che sta bevendo, così da poterlo apprezzare nella sua completezza. Inoltre è un canale di comunicazione che lega produttore e consumatore, è uno strumento che permette di mantenere un ricordo del vino e una garanzia di trasparenza che serve a generare fiducia». Le aziende che hanno aderito al progetto sono 51, per un totale di 78 «vini parlanti». Si tratta di aziende medio piccole, cooperative o cantine sociali, concentrate soprattutto in Piemonte, Toscana e Veneto. L'obiettivo è raggiungere 200 aziende rappresentative di tutto il territorio nazionale entro i prossimi 3 anni. Per aderire bisogna pagare una quota annuale, che comprende tutte le attività promozionali, più una quota per ogni etichetta stampata. Il produttore fornisce poi le informazioni e le foto da inserire nell'etichetta. L'adesione al progetto comporta anche il coinvolgimento in una serie di attività promozionali: pubblicità su riviste specializzate, partecipazione a fiere di settore ed eventi di degustazione, uno spazio sul sito internet www.autoctono. it in cui il produttore può presentarsi con un video, mailing e materiale informativo distribuito nei punti vendita, nei bar e nei ristoranti. La comunicazione è curata direttamente da Autoctono che investe circa il 40% di quello che ricava dal progetto Vino Parlante per le campagne. Da quest'anno la società, su richiestadi alcuni produttori, fornisce anche un servizio di supporto alla commercializzazione dei vini attraverso una rete di distribuzione che per il momento è attiva solo nelle regioni del Nord Italia.

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