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"L'Oms e l'influenza A: pandemia inarrestabile. Italiani bloccati a York"

fonte Corriere della sera, A.Bazzi / Sicurezza

14/07/2009 - MILANO - La pandemia di influenza A, che ha già contagiato centomila persone, è «inarrestabile» e tutti i Paesi avranno bisogno del vaccino. Lo ha dichiarato ieri, a Ginevra, Marie-Paule Kieny, direttore dei programmi di ricerca sui vaccini dell'Oms. Secondo gli esperti, la vaccinazione servirà a ridurre la trasmissione della malattia più che la mortalità (l'influenza A ha fatto finora 400 vittime in tutto il mondo, mentre l'influenza stagionale ne provoca fra le 250 e le 500 mila all'anno). E tutti si chiedono, a questo punto, quando il nuovo preparato sarà disponibile. I Centers for Diseases Control cli Atlanta, negli Stati Uniti, hanno già pronto il «seme» del virus sui cui andrà costruito il vaccino e lo stanno distribuendo alle aziende che si preoccuperanno della produzione. Intanto è già quasi pronto quello per la classica influenza stagionale: ne è già stato prodotto più del 90 per cento e, a questo punto, le industrie potranno concentrarsi sul nuovo. E' evidente, però, che ci vorranno almeno quattro o cinque mesi prima di averne a disposizione una certa quantità e le autorità sanitarie dovranno decidere chi vaccinare prima, a seconda della situazione epidemiologica dì ciascun Paese, «ma - ha detto la Kieney - bisogna sempre tenere presente la necessità di immunizzare gli operatori sanitari per garantire l'assistenza alla popolazione». In Europa, la Gran Bretagna è una delle nazioni più colpite dal virus: l'ultima vittima, la numero 17, è una bambina di sei anni, alunna di una scuola elementare di Londa. Sempre in Gran Bretagna sono confinati nelle loro camere alcuni ragazzi pugliesi in vìcanza di studio presso il Queen Ethelburga's College di York presentano sintomi compatibili con l'influenza suina e, in via precauzionale, sono in cura con un antivirale. Tragico invece un caso segnalato in Spagna: una donna di vent'anni è deceduta per l'infezione da virus A, dopo aver dato alla luce una bambina mentre era già in coma, adesso anche la piccola, di due settimane, è morta per un terribile errore: l'infermiera le ha iniettato nelle vene il latte che avrebbe dovuto somministrarle attraverso un sondino gastrico. In generale, comunque, l'influenza A si manifesta con sintomi lievi, anche se preoccupano certe analogie con la spagnola messe in evidenza da due ricerche appena comparse su riviste scientifiche. La prima, condotta all'università americana del Wisconsin e pubblicata su Nature, dimostra che, come il virus della pandemia del 1918, anche quello della nuova influenza attacca di preferenza i polmoni. La seconda è firmata, su Pnas, da Robert Wester del St. Jude Children's Researcb ospital di Memphis e avverte che tutte le tre peggiori pandemie del XX secolo (del 1918, 1957 e 1968) sono cominciate in sordina: il virus della spagnola era già in circolazione dal 1911 sia nei maiali che negli uomini.

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