Logo di PrevenzioneSicurezza.com
Lunedì, 20 Maggio 2024
News

"LAVORATORE INCIAMPA E SI FA MALE, L'AZIENDA LO PUNISCE"

fonte Corriere del Mezzogiorno, A.A.Centrone / Sicurezza sul lavoro

11/07/2009 - NARDO' - Attenzione a dove mettete i piedi. L’azienda potrebbe rimanerci male. Fino ad incavolarsi e a chiedere “fondate giustificazioni”, ovvero spieghiate come diavolo sia potuto succedere che, inciampando nel marciapiede, vi siate fatti male. Molto male. E specificando: “L’incauto comportamento Le ha provocato un grave infortunio e ciò nonostante da tempo l’Azienda, con tutte le azioni possibili, sensibilizzi e solleciti il personale dipendente a porre maggiore attenzione nell’espletamento delle attività lavorative”. Attenzione a dove mettete i piedi. O, magari a letto con la schiena rotta, potrebbe arrivarvi anche una lettera da leggere sgranando gli occhi per l’incredulità. Il caso in questione è del 5 maggio scorso, ed è avvenuto a Nardò: il lavoratore, mentre prelevava un pacco consegnato dal corriere, indietreggiando, sarebbe inciampato in un gradino, cadendo in modo piuttosto rovinoso e riportando un trauma lombosacrale. La missiva è giunta a destinazione il 2 luglio. L’azienda è la Sirti, fra i leader nella produzione d’impiantistica per le reti di telecomunicazione. “La nuova prevenzione: punire chi s’infortuna”. La Fiom Cgil di Lecce risponde con una punta di sarcasmo alle contestazioni della Sirti, che al lavoratore chiedeva giustificazioni entro cinque giorni dalla ricezione della lettera, avvenuta il 6 luglio, per non incappare nel “provvedimento disciplinare conseguente”. Il segretario generale provinciale del sindacato, Salvatore Bergamo, a tgale proposito, ha annunciato l’adesione alla giornata di sciopero in tutti i centri pugliesi e lucani dell’azienda Sirti, a sostegno del lavoratore salentino punito, con motivazioni che Fiom Cgil ritiene “sconcertanti”, per essersi infortunato. “Il ministro Sacconi emanerà tra qualche settimana il decreto correttivo che stravolge il Testo Unico, cancellando, tra le altre cose, la responsabilità dei dirigenti aziendali rispetto alla sicurezza e alla salute dei lavoratori, riducendo le sanzioni per le imprese che violano le norme di sicurezza e scaricando invece le responsabilità dell’eventuale infortunio o malattia professionale unicamente sul lavoratore a causa sempre di un suo supposto maldestro gesto o comportamento”, scrive il sindacato. “La Sirti da vera azienda leader ha deciso di anticipare tutti inviando una contestazione disciplinare a un lavoratore pugliese perché nella sua attività lavorativa ‘indietreggiando inciampava in un gradino e si provocava un infortunio grave’, aggiungendo che l’infortunio si è verificato solo perché c’è stato un incauto comportamento del lavoratore stesso”, prosegue. “Si potrebbe sorridere a una tale lettera di contestazione che non ha nessun legittimo fondamento ma purtroppo rappresenta quanto potrebbe succedere in tutte le imprese dopo l’emanazione del decreto. La Sirti, la Confindustria, il Governo tentano di intimidire i lavoratori, con il ricatto dei provvedimenti disciplinari, così da non far denunciare gli infortuni che scompariranno come per incanto diventando assenze per malattia e cosi permettendo alle aziende anche di risparmiare sul premio assicurativo dell’Inail”.“La Fiom – conclude la nota - contrasterà con il conflitto e le azioni legali tali atteggiamenti delle imprese e del Governo a partire dalla Sirti: sostenendo lo sciopero di lunedì 13 dei lavoratori dei centri della Puglia e della Basilicata e chiedendo l’immediato ritiro delle contestazione disciplinare stessa, senza il quale si procederà all’attivazione dell’azione legale a tutela del lavoratore e dei diritti collettivi”.

Segnala questa news ad un amico

Questa news è stata letta 1749 volte.

Pubblicità

© 2005-2024 PrevenzioneSicurezza.com. Tutti i diritti sono riservati.

Realizzato da Michele Filannino