17/07/2009 - La Corte di Cassazione Civile nella sentenza n. 14842 del 24 giugno scorso ha chiarito sul risarcimento dei danni alla vista occorsi ad un dipendente videoterminalista. Sostiene la Corte che l’azienda non è sempre tenuta a risarcire i danni se riesce a provare che il tipo di attività, nonostante si svolga davanti al monitor, non provoca problemi di salute. Tale onere delle prova permette di liberarsi da ogni responsabilità. Accolto dunque il ricorso di una società di Brindisi che era stata condannata ingiustamente a risarcire i danni biologici e morali a seguito dei gravi problemi occorsi al lavoratore. In tal caso la Cassazione lamenta che i giudici di merito non abbiano adeguatamente tenuto conto della perizia effettuata dalla società, che riusciva a provare la non diretta imputabilità del danno alla vista al tipo di mansione svolta dal dipendente.

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