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"L’influenza A ora fa davvero paura Due casi gravi anche in Puglia "

fonte Corriere della sera, F. Strippoli / Salute

02/11/2009 - BARI — Due donne in condi­zioni molto gravi ricoverate in Rianimazione a causa dell’in­fluenza A H1N1. Entrambe con patologie pre-esistenti. Una si trova al Policlinico di Bari, l’al­tra all’ospedale di Trani dopo aver partorito un bambino. Il neonato, anch’egli in condizio­ni critiche per il parto prematu­ro avvenuto in circostanze diffi­cili, è ricoverato a San Giovan­ni Rotondo. È la prima volta in Italia che l’influenza H1N1 colpisce, con complicazioni, una donna gra­vida. La paziente ha 31 anni, è di Bisceglie, è afflittta da una patologia cardiaca pre-esisten­te. Nel reparto di malattie infet­tive dell’ospedale cittadino è stata ricoverata tre giorni fa a causa della febbre molto alta. Il sospetto diagnostico è stato su­bito chiaro, si è dovuto attende­re ieri pomeriggio per avere la certezza del laboratorio che si trattasse dell’influenza H1N1. Venerdì il quadro clinico della donna è peggiorato, assieme al­la insufficienza respiratoria. Da qui la decisione dei medici di praticare il taglio cesareo ed evitare maggiori danni al feto. Il bambino, due chili, è nato al­la 31esima settimana di gravi­danza. È in condizioni gravi. «Il parto non è stato sempli­ce e il bambino ha sofferto di una saturazione di ossigeno molto elevata» osserva l’epide­miologa Cinzia Germinario. La quale, come consulente della Regione, segue con l’assessore Tommaso Fiore, i casi di en­trambe le donne ricoverate. La giovane mamma, dopo il cesareo, è stata trasportata in condizioni molto gravi alla Ria­nimazione di Trani. Solo ieri se­ra i medici sono riusciti a stabi­lizzarla. «A questo punto - com­menta Germinario - si tratta di seguire l’evoluzione della situa­zione. La prognosi? È presto per scioglierla, bisogna attende­re ». Almeno una settimana, sembra di capire. È leggermente migliorata ie­ri sera l’altra donna colpita dal­l’influenza H1N1 e ricoverata al Policlinico di Bari. Si tratta di una 52enne di Gravina in Pu­glia, con patologie pregresse. È stata ricoverata ieri mattina, con febbre molto alta, nella cli­nica di malattie infettive. Nel pomeriggio, con l’aggravarsi del quadro clinico, si è deciso il suo trasferimento in Rianima­zione. In serata l’annuncio del miglioramento intervenuto. «I casi registrati - informa una nota dell’assessorato alla Salute - rientrano nella norma epidemiologicamente previ­sta ». Sono i primi episodi gravi della Puglia. C’è da preoccupar­si? «Si sa - spiega la professo­ressa Germinario - che il sog­getto con patologie in corso è predisposto ad un quadro clini­co più grave rispetto a chi non manifesta patologie di base. Non c’è da preoccuparsi, c’è da tenere la situazione sotto con­trollo. E chi ha l’opportunità di vaccinarsi, lo faccia senza indu­gio ». Finora la somministrazione del vaccino è stata riservata al personale sanitario (grazie al primo stock di 30mila dosi arri­vato nelle scorse settimane). Questo programma è in via di completamento. Da lunedì, spiega Germinario, sarà avvia­ta la seconda fase: la vaccinazio­ne del personale della «pubbli­ca utilità», forze dell’ordine, conducenti di mezzi pubblici, addetti ai servizi collettivi. «Sempre domani - informa Fio­re - è prevista una riunione operativa dell’assessorato con il dipartimento di prevenzione. Ogni settimana stimiamo 2.500 casi di infezione: rappre­sentano la metà della curva di salita, una soglia prevedibile e prevista, che non deve destare allarme ed è sotto controllo. Il picco di 5-6.000 casi è previsto fra tre settimane». Con una de­libera di giunta è stato previsto il commissariamento ad acta del Policlinico di Bari e del «Fazzi» di Lecce per allestire due postazioni «iper attrezza­te » contro l’influenza A.

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