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"Influenza A, negativo il bimbo di 10 anni morto al Villa San Pietro"

fonte Corriere della sera / Salute

03/11/2009 - ROMA - E' stata accertato che Manuel Tartarini, morto domenica sera all'ospedale Villa San Pietro di Roma non era affetto dal virus H1N1. Il piccolo di 10 anni era stato ricoverato il 21 ottobre a causa di una «pleuro polmonite batterica». I medici lo avevano curato con gli antibiotici e sembrava stesse gradualmente migliorando ma domenica sera è stato colto da una crisi improvvisa. I sanitari dell'ospedale capitolino hanno a quel punto effettuato i tamponi nasali per il test dell'influenza A. Esame svolto mercoledì mattina al reparto di virologia del Policlinico Gemelli. «NON VENIRE NEI PRONTO SOCCORSO» - Il direttivo regionale del Lazio della società italiana Medicina d'Emergenza e Urgenza ha espresso «preoccupazione per la situazione di sovraffollamento dei pronto soccorso dove numerosi cittadini con sintomi influenzali si recano per escludere o confermare la diagnosi di infezione da virus A H1N1». In tale situazione «bisogna evitare di trasformare l'accesso in ospedale in un momento di trasmissione dei virus e di contagio di altri pazienti». Inoltre «si rischia di ritardare l'assistenza a pazienti che ne hanno invece realmente bisogno, negli ultimi giorni in molti Pronto Soccorso si è assistito ad un incremento di pazienti che dopo lunghe attese si allontanano senza aver ricevuto le prestazioni attese». I medici hanno spiegato che «in Pronto Soccorso i test per la conferma dell'infezione sono effettuati esclusivamente ai pazienti in gravi condizioni che necessitano di ricovero. È pertanto inutile rivolgersi ai Pronto Soccorso per ricevere questo tipo di prestazione. Allo stato attuale della pandemia da virus A H1N1, l'indicazione fondamentale per limitare la diffusione della malattia è la gestione a domicilio dei pazienti». ALTRI CASI - Sono sei i nuovi pazienti ricoverati per l'influenza A al Policlinico Gemelli di Roma. Tra questi una bimba di 7-8 anni arrivata ieri e assistita in terapia intensiva pediatrica «con sospetti di H1N1» e patologie pregresse, e una donna in rianimazione. Gli altri quattro pazienti, adulti, sono ricoverati in Clinica delle malattie infettive e sono arrivati domenica, fanno sapere dal Policlinico. AL GEMELLI - Al Gemelli erano ricoverati già due pazienti adulti, trattati con terapia standard, e un'altra bimba in terapia intensiva pediatrica e affetta da patologie pregresse. Ci sono poi un bimbo e una donna in isolamento, che presentano sintomi meno severi. In tutto sono dunque 11 oggi i pazienti, tra adulti e bambini, ricoverati per la nuova influenza A nell'ospedale romano.- Sono «in miglioramento» i due bambini ricoverati in Terapia intensiva pediatrica al Policlinico Umberto I di Roma per il virus H1N1, ancora intubati. Lo riferisce il direttore sanitario, Maurizio Dal Maso, facendo il punto della situazione nella struttura. Se gli accessi al pronto soccorso generale del Policlinico romano in questi giorni sono «riferibili alla media stagionale», quelli al pronto soccorso pediatrico sono stati ieri circa 150, «di cui il 90% riferibili a sintomatologia influenzale», si legge in una nota. All'Umberto I, attualmente, oltre ai due bimbi in Terapia intensiva pediatrica ci sono quattro bambini contagiati da H1N1 in Osservazione Breve Pediatrica, e due bambini a Malattie infettive, il cui contagio è stato accertato, trasferiti da clinica Pediatrica. «Nella giornata di oggi (lunedì) sono stati dimessi due bambini di 5 e 7 anni, con diagnosi accertata, e un ragazzo di 30 anni, contagiato da H1N1, che erano ricoverati presso Malattie infettive», conclude il bollettino. NUOVE DOSI - Arriveranno nelle prossime ore, probabilmente mercoledì, altre 100mila dosi di vaccino per far fronte all'influenza A nel Lazio. A queste si aggiungeranno, a metà novembre, altre 350mila dosi. Queste ultime serviranno a vaccinare operatori dei servizi essenziali non-sanitari, i donatori di sangue e gli adulti 'a rischiò. Lo hanno fatto sapere dalla Asp-Laziosanità. Dopo le prime 125mila dosi circa, già a disposizione di ospedali e Asl della regione, le 100mila dosi in arrivo entro mercoledì prossimo contribuiranno al prosieguo delle vaccinazioni per operatori sanitari, donne in gravidanza e bambini 'a rischiò. Le 350mila previste entro metà novembre saranno per gli altri operatori dei servizi essenziali, come forze dell'ordine e vigili del fuoco, i donatori di sangue e gli adulti con gravi malattie croniche. I VACCINI DALLA CROCE ROSSA - La Croce Rossa Italiana consegnerà martedì, in tutta Italia, un milione e 200 mila dosi di vaccino contro l'influenza A. Si tratta della terza distribuzione ad opera della Cri che prenderà il via da Pomezia (Roma) e da Milano. La Cri provvederà, in particolare, al ritiro presso una nota casa farmaceutica di 1.186.510 dosi e alla consegna nei punti di distribuzione. A Roma gli automezzi della Croce Rossa si recheranno a Pomezia (Roma) per ritirare il carico di vaccini ai depositi della DHL, in via Vaccareccia n 7. Da Pomezia gli automezzi partiranno alle 16 per consegnare nelle Regioni del Centro, del Sud e delle Isole. «VIRUS PIU' VELOCE» - «L'influenza A procede più veloce dei vaccini. L'ideale sarebbe stato cominciare le vaccinazioni un mese e mezzo fa, anche se è impossibile procedere più veloce di come si sta già facendo». Così dalla Asp-Laziosanità commentano la rapida diffusione del virus H1N1. In quasi tutte le Asl del Lazio sono intanto cominciate le vaccinazioni per gli operatori sanitari, le donne in gravidanza e i bambini «a rischio». TECNICO RADIOLOGO - Un caso di influenza H1N1 si è verificato anche ad Anzio. Ad essere contagiato un tecnico radiologo degli Ospedali riuniti di Anzio e Nettuno, già affetto da altre patologie. La notizia è stata resa nota lunedì mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Asl Rm H di Albano. L'uomo ora si trova ricoverato all'ospedale Spallanzani di Roma. A quanto pare il radiologo aveva notato di essere febbricitante, ma aveva pensato ad una comune influenza, quindi si era recato a lavoro, ma poi la sua condizione di salute era peggiorata, fino alla scoperta del contagio. L'uomo è rimasto intubato fino ad oggi, ma a quanto pare le sue condizioni sono migliorate, tanto che oggi avrebbe ricominciato a respirare autonomamente. Le notizie sull'incidenza della malattia nella zona della Asl Rm H rivelano che comunque l'incidenza potrebbe rivelarsi più alta nella zona del litorale sud di Roma, rispetto a quella dei Castelli, tanto che in questi giorni verrà avviato il protocollo pandemico, che prevede la vaccinazione degli operatori sanitari.

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