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"Virus, un'altra vittima a Napoli I contagi sono 250mila, 18 morti"

fonte la Repubblica, M. Reggio / Salute

04/11/2009 - ROMA – Influenza A. Il bilancio è salito a 18 decessi accertati. L' ultima vittima un musicista salernitano di 37 anni in dialisi. Duecentocinquantamila i casi confermati dal ministero della Salute. E i medici di famiglia annunciano: tre milioni le visite effettuate ogni giorno, con un aumento del 30 per cento in poche settimane. L'Organizzazione mondiale della sanità avverte: con l'arrivo dell'inverno è previsto un aumento dei casi ed è urgente vaccinare le categorie a rischio. Chiuse le scuole a Pompei: in corso l'igienizzazione dopa la morte della bimba di 1l anni al Santo bono di Napoli. Come siamo messi in Italia? «La pandemia si diffonde rapidamente, quindi siamo alle prese con una corsa contro il tempo afferma Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità - è importante che le strutture territoriali vaccinino al più presto le persone a rischio, compresi i bambini, con il milione di dosi di vaccino che vengono distribuite in questi giorni. Poi, entro il20 novembre, dovrebbero essere disponibili ancora tre o quattro milioni di vaccini». Esiste un' emergenza bambini? «I più piccoli - ha spiegato il Ferruccio Fazio più esposti al contagio, e quindi si ammalano di più, ma non sono più a rischio di sviluppare reazioni pericolose per l' organismo. La mortalità per l'influenza A inoltre - ha ribadito resta "bassissima" e in Italia ci sono meno morti rispetto ad altri paesi europei. Non c'è da preoccuparsi, questa influenza non è pericolosa per le persone che non hanno particolari malattie». Fazio ha ribadito anche che giovedì prossimo verrà fatto un punto sulle vaccinazioni durante la Conferenza Stato-Regioni. Il viceministro ha anche reso noto che si recherà a Napoli giovedì mattina per verificare in prima persona la situazione in Campania dopo l'alto numero di vittime inseguito al virus dell'influenza A. «Abbiamo dato indicazioni alle Regioni sui piani vaccinali passati e futuri in modo tale che non ci siano più dubbi»: lo ha reso noto Fazio, commentando la riunione dell'unità di crisi che si è svolta ieri al ministero Welfare. Intanto il bollettino conferma la Campania come la Regione che registra il più alto numero di decessi. Nove sui diciotto registrati nell'intero Paese. L'ultima vittima, Fernando Lettieri di 37 anni, è deceduto la notte scorsa a Salerno in seguito ad una polmonite bilaterale. Le sue condizioni di salute erano già gravemente compromesse: affetto da bronchite cronica e da insufficienza renale, era da anni in dialisi e nel 2007 era stato sottoposto a trapianto di rene. Per fare il punto sulla situazione in Campania, dove le istituzioni invitano a non parlare di un caso Napoli, il vice ministro della Salute Ferruccio Fazio sarà giovedì nel capoluogo campano. All'ospedale Cotugno di Napoli, intanto, sono 52 le persone ricoverate con i sintomi dell'HINI, di cui sei quelle in condizioni giudicate serie ricoverate in Rianimazione. Tutte sono affette da patologie pregresse. Sono venti, invece, i bambini ricoverati all'ospedale Santo bono: undici sono risultati positivi al test mentre altri nove sono solo casi sospetti per i quali vanno effettuati ulteriori accertamenti. Nessuno di loro, in ogni caso, preoccupa. Nel frattempo la Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari ha chiesto al viceministro Fazio una relazione per conoscere sia i dati atti per valutare l' effettività della situazione della pandemia, che l'indicazione delle misure che il Governo intende assumere per «dare risposta adeguata alla situazione , anche in ordine ad eventuali, specifiche responsabilità individuali in relazione ai decessi».

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