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""Medici, vaccinatevi e fate vaccinare""

fonte la Repubblica, M. Reggio / Salute

11/11/2009 - ROMA - «Medici, vaccinatevi e vaccinate le perso ne a rischio». È il messaggio che ieri ha lanciato il segretario nazionale della Federazione nazionale dei medici di famiglia, Giacomo Milillo, dopo la conferma che molti colleghi evitano di vaccinarsi e non lo consigliano ai pazienti. «Non è un comportamento corretto e professionalmente responsabile - osserva Milillo - e diffondere dubbi sulla sicurezza del vaccino, che non si basano su attendibili fonti di riferimento, crea solo confusione tra la gente. Il nostro compito primario è tutelare la popolazione, in particolare i malati cronici che assistiamo». Obiezione di coscienza?«Non esiste, è prevista dalla legge solo per l'aborto - commenta i' assessore regionale alla Sanità dell'Emilia Romagna Giovanni Bissoni- da noi i medici di famiglia partecipano attivamente alla campagna di vaccinazione, se ci sono stati dei ritardi, questo è dovuto all'assenza di date certe sulla consegna delle dosi. Noi, comunque, abbiamo già somministrato l'antivirus a 35mila cittadini che fanno parte delle categorie a rischio». Intanto il bollettino quotidiano diffuso dal ministero della Salute, che faceva il punto della situazione alle 17 di ieri, parla di 34 decessi accertati, 80mila persone vaccinate, 233 pazienti ricoverati in ospedale dei quali 108 in assistenza respiratoria. Ma secondo gli ultimi aggiornamenti i decessi sarebbero saliti a 37 anche se mancala conferma ufficiale delle autorità sanitarie regionali. Tra questi una donna di 52 anni ricoverata a Latina ed un uomo di 42 anni deceduto all’ ospedale di Eboli. Sono invece migliorate le condizioni del bimbo di 7 anni che era in rianimazione a Siena. E nelle scuole di molte città le gite scolastiche sono state rinviate, mentre la Conferenza episcopale nega che le funzioni religiose possano contribuire a diffondere il virus. E scende di nuovo in campo il vice ministro alla Salute Ferruccio Fazio: «Le epidemie non hanno mai creato vantaggi, ma mi auguro che l’attuale situazione abbia come conseguenza positiva di far capire ai cittadini che le influenze possono fare vittime ma solo tra i malati cronici, che quindi è fondamentale che si vaccinino. Come e a chi dovrà essere somministrata la profilassi? Una dose unica di vaccino pandemico ai soggetti dai 10 ai 64 anni e due dosi, a distanza di tre settimane l'una dall'altra, nei bimbi dai 6 mesi ai 9 anni: è quanto indicato nella circolare diffusa alle Regioni e Province autonome del 6 novembre. E lo conferma il bollettino quotidiano del ministero secondo il quale i casi di influenza settimanali stimati sono circa 540mila. In totale dal 19 ottobre, giorno di avvio della sorveglianza, al primo novembre, sono stati stimati 785 mila casi.

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