12/11/2009 - L'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, che ha sede a Firenze e che è organo di controllo circa l'applicazione delle norme di sicurezza sul lavoro ma anche della sicurezza della circolazione, opera, come ha ricordato il presidente Bruno e come è emerso dopo una domanda del consigliere regionale Cellai al direttore dell'ente, con scarsità di personale, oltretutto non inquadrato come proprio, e senza autonomia finanziaria. Il direttore dell'Agenzia, Alberto Chiovelli, rispetto all'incidente ha detto che le ''procedure di sicurezza di Rfi prevedono diverse modalità: o l'interruzione del traffico sulla linea o l'avvistamento''. Chiovelli ha ricordato che negli ultimi cinque anni ci sono stati 20 incidenti sui cantieri della manutenzione della rete con 16 operai morti e 9 feriti. Nel 2009 la totalità degli incidenti mortali si è registrata sul nodo di Firenze. Sulla base di questi numeri, nel 2008 l'Agenzia ha chiesto a Rfi l'incremento delle misure di sicurezza. ''Rfi - ha concluso - sta predisponendo un piano che prevede notevoli investimenti per nuove tecnologie ma che, in quanto costoso, richiederà anche tempo per la realizzazione''.

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