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"Il bestiame si riconosce grazie ad un chip"

fonte redazione alimenti&bevande / Sicurezza alimentare

10/01/2010 - L’Asl di Lecce ha concluso il progetto di identificazione elettronica di ovini e caprini sviluppato nell’ambito dello studio delle misure di lotta contro la brucellosi ovicaprina.Il fine ultimo del progetto, oltre a garantire e proteggere l’animale, è quello di tutelare la salute pubblica. Le operazioni sono state condotte dal servizio veterinario Area sanità animale, diretto da Francesco Di Giorgio, coadiuvato dai dirigenti veterinari delle unità operative territoriali e dai tecnici di prevenzione. Il team ha inserito nella banca dati nazionale i dati di tutte le aziende zootecniche in possesso di ovicaprini: il codice aziendale, il codice fiscale del proprietario e le coordinate geografiche rilevate tramite Gps ed ora è possibile identificare elettronicamente ogni singolo capo di bestiame presente nel territorio dell’area nord e registrarlo nella banca dati a cui si accede per via telematica. Inoltre, il microchip posizionato all’interno dello stomaco degli animali consentirà di identificarne con certezza la provenienza. L’identificazione elettronica degli animali consentirà di risalire dalla carne, dal latte e dai suoi derivati fino all’allevamento di origine con estrema certezza. È uno strumento fondamentale per garantire la tracciabilità e la rintracciabilità degli alimenti.

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