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"Sequestrate dai Nas 44 tonnellate di funghi cinesi con muffe e vermi "

fonte Gazzetta del mezzogiorno, Antonio Tufariello / Sicurezza alimentare

13/01/2010 - CERIGNOLA. I Nas di Bari hanno sequestrato a Cerignola due container contenenti 700 fusti per complessive 44 tonnellate di funghi, in pessimo stato di conservazione, provenienti dalla Cina. Il sequestro è avvenuto ieri mattina all’interno di una nuovissima azienda conserviera, in zona industriale, in attività da circa un anno. La merce, del valore di circa 150 mila euro, era invasa da muffe e vermi ed era arrivata dalla Cina alcuni giorni fa nel porto di Salerno, dopo un viaggio durato circa 40 giorni. Già in corso delle procedure di sdoganamento, gli addetti dellAgenzia delle Dogane di Foggia si sono subito accorti che dai container fuoriusciva un liquido maleodorante. Di qui il coinvolgimento dei Nas che hanno potuto verificare che si trattava di un prodotto semilavorato in più che precarie condizioni igienico – sanitarie. Prodotto che peraltro non presentava alcun riferimento utile alla provenienza ed alla tracciabilità. Il titolare dell'azienda è stato denunciato con l’ accusa d'importazione di generi alimentari in cattivo stato di conservazione. Le indagini in corso dovranno chiarire se i titolari dell’azienda cerignolana siano essi stessi parte lesa, avendo ricevuto merce avariata dall’azienda cinese. Un prodotto che, una volta lavorato, sarebbe stato poi immesso nei circuiti di vendita, non solo all’ingrosso, ma anche in vasetti al dettaglio. I due container sono stati sottoposti dai carabinieri a sequestro, nuovamente sigillati e affidati in custodia giudiziale all’azienda destinataria del carico. Che ora, avendone titolo e ragioni, potrebbe far valere le sue ragioni, in sede di diritto commerciale internazionale, nei confronti dell’azienda cinese. I titolari del conservificio, nella giornata di ieri, hanno infatti diffuso una nota, firmata dall’avv. Michele Tedesco, nella quale respingono ogni addebito a proposito del cattivo stato di conservazione degli alimenti. Purtroppo, nel settore conserviero cerignolano non è il primo caso del genere che si verifica, provocando indiretti danni di immagine ad un comparto importante, per cifre e prestigio, della nostra economia in cui lo scrupolo non è una costante. Qualche tempo fa una micro azienda locale aveva messo infatti su un mercato sia pure di nicchia, delle conserve alimentari in cui era stata riscontrata la presenza del micidiale botulino, con conseguente sequestro dei vasetti “velenosi”, su tutto il territorio nazionale.

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