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"Gestione dei rifiuti ecco la "ricicleria""

fonte Gazzetta del mezzogiorno, Nico Aurora / Ambiente

18/02/2010 - TRANI. Il progetto e relativo finanziamento risalgono all'ormai lontano 1998, sindaco Giancarlo Tamborrino, presidente Amiu Ignazio Cocola. La posa della prima pietra avvenne due anni dopo, l'8 aprile 2000, per mano dell'allora prefetto e commissario delegato per l'emergenza rifiuti, Giuseppe Mazzitello, primo cittadino Carlo Avantario e presidente dell'azienda Riccardo Gagliardi. Ci sono volute tre amministrazioni comunali, qualcuna in più dell'Amiu, dieci anni e mille difficoltà da superare per completare il percorso, ma oggi è il gran giorno. Alle ore 11, presso l'area della discarica comunale in contrada Puro Vecchio, sulla strada provinciale per Andria, avrà luogo la cerimonia inaugurale della ricicleria e dei nuovi uffici dell'Amiu. L'impianto, in particolare, viene descritto dal sindaco e presidente dell'Amiu in carica, rispettivamente Pinuccio Tarantini e Francesco Sotero, come «una innovazione rilevante nel percorso di incentivazione della raccolta differenziata in città». La ricicleria è un impianto di trito-vagliatura dei rifiuti in grado di accogliere a monte i rifiuti, separare il secco dall'umido e destinare alla discarica solo una parte residuale del volume, non più del quattro per cento della quantità iniziale, consistente in rifiuti assolutamente inerti. Questo limita al massimo lo smaltimento in discarica dei rifiuti stessi, allungando considerevolmente la vita alla discarica. Progettista dell'impianto è l'ingegner Michele Zecchillo, direttore dell'Amiu. L'intero impianto di trito-vagliatura dei rifiuti, all’avanguardia da un punto di vista tecnologico, sarà controllato da un accurato sistema informatico che farà riferimento ad un sofisticato computer centrale in grado di gestire tutte le operazioni e segnalare subito eventuali anomalie bloccando immediatamente la linea. Sarà perfettamente in regola con la normativa in tema di sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro e presenterà due significative strutture che assicureranno la salubrità del clima all'interno dell'impianto: un biofiltro per la depurazione dell'aria; canalette perimetrali per la captazione delle acque di lavaggio dei pavimenti. L'intera struttura comporta, inoltre, sarà impatto ambientale zero, essendo stata realizzata nell'area attigua alla discarica in esercizio in contrada «Puro Vecchio». L'impianto, che srà un vanto per il Comune di Trani e la municipalizzata Amiu, è costato all'incirca quattro milioni di euro, giunti grazie ad un finanziamento disposto dal commissario delegato per l'emergenza rifiuti in Puglia dell'epoca, il compianto Salvatore Distaso. I fondi sono arrivati grazie ai Pop Puglia ed altri finanziamenti statali.

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