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"Incidenti sul lavoro "Aumentano ma vengono nascosti""

fonte Corriere della Sera / Sicurezza sul lavoro

04/03/2010 - Le morti nei cantieri sono in calo. Lo dicono le statistiche della Cgil, secondo le quali le vittime nel 2009 sarebbero 168 contro le 184 dell`anno precedente. Un trend confermato dai dati Inail: gli incidenti mortali sul lavoro del 2o08 sono stati complessivamente 1.120, ovvero meno 7,2 per cento rispetto al 2007. C`è però chi invita a diffidare di questi numeri: «Purtroppo la realtà è molto diversa, e assai peggiore» dice Marco Bazzoni, 36 anni, rappresentante per la sicurezza dei lavoratori in una ditta in provincia di Firenze. «Queste statistiche si fondano infatti solo sulle denuncie e non tengono conto dei . tantissimi che muoiono "in nero". Per non parlare degli incidenti sul lavoro che vengono fatti passare per qualcos`altro dopo che i corpi sono stati portati fuori dai cantieri. Anche con gli infortuni funziona così: si parla di 200 mila l`anno, ma quanti sono i lavoratori che si mettono in malattia perché minacciati o ricattati?». Se un rallentamento delle morti bianche c`è stato, è solo conseguenza della crisi che ha lasciato senza lavoro migliaia di persone, assicura il metalmeccanico Bazzoni. Che però quel termine, «morti bianche», non lo vorrebbe sentire più: «Fa pensare a una fatalità, ad un evento sfortunato. È un modo di dire offensivo nei confronti delle vittime. Perché quando muore un operaio il caso o la sfortuna non c`entrano proprio nulla: la colpa è di quei datori di lavoro che non hanno vigilato sulla sicurezza». Servirebbero pene più severe, sostiene Bazzoni, «però giusto lo scorso agosto il governo ha dimezzato le sanzioni». E più controlli: «Peccato solo che gli ispettori dell`Asl in tutta Italia siano meno di 2 mila».

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