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"Infortuni, Cresme diffonde i dati sugli incidenti mortali"

fonte Redazione Ambiente & Sicurezza sul Lavoro / Sicurezza sul lavoro

26/03/2010 - Il Cresme ricerche ha diffuso un'indagine di mercato su “Il settore delle costruzioni e l’indotto nella provincia di Bergamo 2000-2010”. All’interno, un’analisi degli infortuni in edilizia: gli incidenti mortali che si attestano ad oltre 874 mila. In Lombardia, il numero di infortuni denunciati nel 2008 ha superato quota 149 mila, e di questi 179 sono risultati mortali. Tuttavia, viene sottolineato come sia in Regione che in Provincia l’impatto dell’edilizia sul fenomeno infortunistico sia stato inferiore rispetto al dato nazionale: il numero degli infortuni denunciati dalle imprese edili nella provincia di Bergamo si attesta a 13.106, pari al 26% (27% per la Lombardia) di tutto il comparto industriale (50.984 infortuni). Il rapporto riporta inoltre le stime dell’Agenzia Europea per la sicurezza e la Salute sul posto di Lavoro secondo la quale ogni tre minuti e mezzo qualcuno muore in tutta l’Unione Europea, per cause legate alla sua attività professionale (infortuni o tecnopatie), con una media di un lavoratore ogni 6 ore, una frequenza che è di gran lunga la più elevata tra tutti i settori economici. Per quanto riguarda la lotta al fenomeno infortunistico in Italia, Cresme sottolinea come l'Italia occupi una posizione confortante rispetto alla media europea. Il nostro Paese, infatti nel 2006, presenta un numero di infortuni ogni 100.000 occupati, pari a 2.812, un valore inferiore sia al dato dell’Eurozona (3.469) che a quello stimato per l’Unione Europea dei 15 (3.013 infortuni). Per il futuro, secondo il rapporto ed in base alle “simulazioni” dell’Inail, sviluppate secondo i criteri metodologici di rilevazione dell’Eurostat, proiettando le dinamiche del periodo 2001-2006, si arriverebbe nel 2012 ad una diminuzione complessiva degli infortuni comunque non superiore al 15%, quindi insufficiente al perseguimento degli obbiettivi comunitari. Molto quindi è ancora da fare, secondo il Cresme che pure sottolinea che tra il 2003 e il 2008, gli infortuni segnalati all’Inail sono calati dell’10,5%, ad un tasso annuale medio del 2,1% e nel 2008, il calo registrato è stato del 4,1% proprio in funzione dell’osservanza delle direttive comunitarie.

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