19/09/2007 - Il Ministero del lavoro ha reso noti i risultati di un’indagine sulle differenze retributive fra uomo e donna nel nostro paese: le donne risultano sottopagate in media del 23% per le stesse mansioni svolte rispetto ai colleghi uomini. Il valore oscilla fra un minimo di 15% ed un massimo del 40%, relativo soprattutto al mondo del lavoro autonomo, libere professioni e carriere dirigenziali. Nel lavoro dipendente la disparità diminuisce ed è analoga in quasi tutte le forme contrattuali prese in considerazione, passando dal 23% di differenza nel lavoro dipendente al 15% nelle collaborazioni. Il guadagno annuo netto risulta inferiore di 3.800 euro rispetto agli uomini e supera i 10 mila euro nel lavoro autonomo. Un dato preoccupante, se confrontato con quello, non molto più confortante, riscontrato a livello europeo dall’Eurostat che ha rilevato nell’ambito UE un guadagno medio femminile inferiore del 15% a quello maschile. La proposta del ministero, per ovviare al fenomeno è stato il lancio di una proposta di certificazione aziendale, un “Bollino rosa” che dovrebbe garantire benefici a quelle aziende che approntino un modello organizzativo aziendale che favorisca il benessere dei lavoratori valorizzando diversità e competenze. Ben accolto da una quindicina di aziende, l’appello del ministero passerà attraverso una fase di analisi e ricognizione delle tematiche per poi attuare i primi interventi e inaugurare le prime certificazioni in una ristretta cerchia di aziende. Solo in seguito alla diffusione die risultati si attiverà un sistema nazionale di certificazione che dovrà rivalutare la componente rosa nel mondo del lavoro italiano.

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