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"Cade una gru, uccisi due operai"

fonte Repubblica / Sicurezza sul lavoro

12/06/2010 - Stavano lavorando alla ristrutturazione di un palazzo nel centro storico di Itri, in provincia di Latina. Erano proprio sul cestello mobile della gru quando questo si è staccato ed è precipitato a terra schiacciando i loro corpi sull'asfalto. Per il titolare dell'impresa, Luigi Ruggeri, 55 anni, e il suo operaio Renzo Di Biase, 50, non c'è stato nulla da fare. L'impatto è stato così forte che i due muratori sono morti sul colpo, davanti al cantiere di via delle Querce 5. A nulla sono serviti i soccorsi delle ambulanze del 18, una volta sul posto i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Sono arrivati immediatamente, intorno alle 17, anche i vigili del fuoco di Latina e Terracina che hanno dovuto estrarre i due corpi e transennare la zona per permettere le operazioni di soccorso. Molti i momenti di tensione, e disperazione, quando i parenti delle due vittime sono state informati. Il cantiere è stato subito sequestrato dai carabinieri della compagnia di Gaeta sudisposizione del magistrato di turno, Marco Giancristofaro, che, come da prassi in questi casi, ha anche aperto un fascicolo per omicidio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro. Nei prossimi giorni la procura di Latina nominerà alcuni consulenti per accertare se i mezzi utilizzati nel cantiere fossero a norma di legge. Giorno nero ieri, in provincia di Latina, per gli incidenti sul lavoro. Poco lontano da Itri, a Formia, un operaio di 55 anni è rimasto gravemente ferito dopo essere caduto da un'impalcatura. Dal Lazio alla Sicilia. Sempre ieri, a Sambuca, nell'agrigentino, un operaio è rimasto fulminato da un cavo elettrico che ha accidentalmente tranciato mentre manovrava un mezzo meccanico. Il Lazio all'ultimo posto in ilalia per la sicurezza sul lavoro. I dati dell' Osservatorio di sicurezza di Vega Engineering di Mestre avevano infatti evidenziato che quella di Roma, con 11 morti nei primi quattro mesi dell'anno, era la regione meno sicura per gli operai. Aumento che contrasta con i dati nazionali che, invece, vedono gli infortuni in netto calo: secondo l'Inail, infatti, nei primi sei mesi del 2009 sono stati il 10,6 per cento in meno rispetto all'anno precedente. Così anche le morti bianche: diminuite dal 12,2 per cento nel 2009. Parabola positiva che, per , non sembra trovare riscontri nella regione della Capitale: quello della sicurezza sul lavoro è un tema sul quale la neo- presidente del Lazio, Renata Polverini, avrà di che lavorare come ha sottolineato ieri il segretario generale della FilcaCisl del Lazio, Stefano Macale. «Continua la strage nei cantieri della nostra regione ha detto il sindacalista La nuova giunta regionale da poco insediata deve impegnarsi affinché incidenti mortali come questi non debbano esserci pi e deve porre il tema della sicurezza sul lavoro come prioritario. Dal 10 gennaio 2003 ad oggi, in 7 anni, 131 lavoratori hanno perso la vita in cantiere: 78 a Roma, 53 nelle altre 4 province. E un bollettino di guerra, non si può e non sideve morire sul posto di lavoro». Un problema che la governatrice, ieri, ha dello di voler risolvere. Dopo aver espresso «cordoglio per le vittime e vicinanza alle famiglia», la Polverini ha ribadito «l'impegno per garantire maggiori condizioni di salute e di sicurezza. Stiamo formulando un pacchetto di misure che riguardano anche la questione dei controlli e delle ispezioni. Proprio in questi giorni, al di là di dei controlli delle Asl, stiamo valutando di chiedere un maggiore intervento all'Inail».

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