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"Ritiro dei Raee: accordo fra Comuni e centri di raccolta"

fonte Redazione Ambiente & Sicurezza sul Lavoro / Ambiente

08/07/2010 - In vista dell’entrata in vigore dell’obbligo del ritiro “uno contro uno” dei Rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) domestici inutilizzati presso distributori e centri di raccolta, il Centro di Coordinamento RAEE, l'Anci e le organizzazioni del Commercio hanno sottoscritto un accordo di programma per individuare le modalità operative di gestione dei Raee da parte di questi operatori. Il protocollo contiene linee guida che dettano modalità e condizioni operative distinguendo, per le operazioni di conferimento in discarica, fra “piccoli” e “grandi” conferitori (per conferimenti giornalieri superiori a quattro pezzi e 200 kg). Inoltre, i Comuni o i Soggetti da essi delegati alla gestione dei centri di raccolta comunali dovranno iscriversi al portale del Centro di Coordinamento Raee (www.cdcraee.it) e indicare se sono disponibili ad accogliere i Raee provenienti dai distributori presenti sul loro territorio (opzione A) o se sono anche disponibili ad accogliere i Raee da distributori situati fuori dal Comune di conferimento (opzione B). Il protocollo raccoglie l’invito del Ministro Prestigiacomo che, in occasione della presentazione dell'annuale Rapporto di sostenibilità del Consorzio obbligatorio degli oli usati, ha affermato che bisogna migliorare il sistema di riciclo delle apparecchiature elettroniche, come lavatrici o lavastoviglie, che ha ancora un meccanismo non perfettamente funzionante. Fra le iniziative a livello regionale segnaliamo in particolare le iniziative dei Consorzi Obbligatori per lo smaltimento dei rifiuti Padova 3 e Padova 4 che hanno presentato una proposta per la gestione dei Raee provenienti da distributori, installatori e gestori di centri di assistenza per i Comuni della Bassa padovana. I dettagli della proposta sono stati esposti durante un convegno, a Confesercenti, Confindustria, Ascom, Upa e Cna della provincia di Padova. Oltre ad attrezzare i Comuni del territorio di un centro di raccolta differenziato, la proposta indica le procedure per la raccolta a domicilio dei rifiuti ingombranti e richiede ai commercianti di apporre un'etichetta direttamente sui rifiuti. Il codice a barre verrà letto dagli strumenti degli operatori della raccolta a domicilio, così aggiornando una pagina web ad accesso riservato tramite password, dove si potrà tenere un registro delle schede di trasporto, come richiesto dal decreto ministeriale. In questo modo sarà il commerciante a scegliere se tenere un registro cartaceo oppure semplicemente elettronico senza costi aggiuntivi. Una soluzione che previene perdite di dati e permette di avere tutta la documentazione sempre disponibile in caso di controlli.

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