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"Privacy: nel 2009 oltre 600 violazioni "

fonte agi / Privacy

06/07/2010 - Oltre 600 violazioni amministrative contestate, 43 segnalazioni all'autorità giudiziaria, più di 3 milioni di euro di sanzioni già riscosse, tenendo conto anche del primo semestre di quest'anno. Sono solo alcuni dei dati contenuti nella Relazione sul 13mo anno di attività e sullo stato di attuazione della normativa sulla privacy presentata oggi dall'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, composta da Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan e Giuseppe Fortunato. I provvedimenti collegiali adottati nel 2009 sono stati circa 600: si è dato risposta ad almeno 4mila tra quesiti, reclami e segnalazioni (in particolare, riguardo a telefonia, credito, centrali rischi, marketing, videosorveglianza, Internet, assicurazioni). I ricorsi presentati al Garante sono stati 360 (in maggioranza relativi a banche e finanziarie, attività di marketing, datori di lavoro pubblici e privati, amministrazioni pubbliche), con un leggero aumento rispetto al 2008. Il Collegio ha reso 18 pareri al governo e al Parlamento, mentre le ispezioni sono state oltre 400: i controlli hanno riguardato, in particolare, i sistemi di videosorveglianza, il sistema della fiscalità, le società di marketing. Tra i settori nei quali il Garante è intervenuto a tutela dei diritti chiave dei cittadini, figurano i sistemi di videosorveglianza, Internet e il fenomeno dei social network e dei nuovi servizi agli utenti, il controllo dei lavoratori, le nuove tecnologie a fini di sicurezza. E ancora, la trasparenza della pubblica amministrazione, la protezione dei dati giudiziari, le banche dati del dna, le esigenze di semplificazione per le imprese, il trasferimento dei dati all'estero. Sono state approvate due importanti Linee guida sul "fascicolo sanitario elettronico" e sui "referti on line". Importante l'attività svolta nel Gruppo di lavoro comune delle Autorità di protezione dati europee con particolare riferimento ai social network, ai motori di ricerca, alla privacy dei minori a scuola e su Internet, alle nuove regole per le comunicazioni elettroniche, alla definizione di standard internazionali comuni, alle "regole vincolanti di impresa", ai dati dei passeggeri aerei, all'utilizzo negli Usa per fini di lotta al terrorismo dei dati Swift sulle transazioni finanziarie. Intenso il lavoro nell'ambito delle Autorità di controllo Schengen, Europol, Eurodac e soprattutto nel WPPJ, il Gruppo di lavoro appositamente istituito dalle Autorità garanti europee per la tutela dei cittadini nel settore della polizia, della sicurezza e della giustizia, che ha visto confermata per altri due anni la presidenza al Garante italiano.

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