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"Imprese marcate strette dall'Inps"

fonte Italia Oggi , Daniele Cirioli / Responsabilità sociale

23/07/2010 - Dipendenti Inps come detective aziendali. Ad ogni impresa con contribuzione mensile di almeno 300 mila euro, infatti, l'istituto previdenziale ha affibbiato un proprio funzionario con il compito di curare «un'attenta e costante attività di verifica». Verifica che riguarda la posizione contributiva e le tipologie di rapporti di lavoro. Le incongruenze contributive verranno sottoposte all'azienda e, se non sanate, scatterà il recupero coattivo. E quanto prevede, tra l'altro, la nuova attività di verifica amministrativa Inps, operativa dal 15 luglio, illustrata nel messaggio n. 18610/2010. Il tutoraggio. Il tutoraggio delle grandi aziende è una delle aziende con un importo lordo contributivo mensile denunciato inferiore a euro 100.000 nuove attività di verifica amministrativa che l'Inps ha messo in atto per il corrente anno, come anticipato nella circolare n. 23/2010 . La finalità è modificare il modello relazionale con i contribuenti e spronare le aziende verso un progressivo innalzamento degli adempimenti spontanei. L'attività di tutoraggio, spiega il messaggio, è esplicata da un funzionario che sarà il diretto referente per ciascuna azienda: la gestirà nel suo complesso mediante un'attenta e costante attività di verifica al fine di individuare soluzioni, possibilmente condivise, riferite a problematiche tecniche e amministrative. Le aziende vigilate. Il parametro di riferimento utilizzato per l'individuazione delle aziende da sottoporre a tutoraggio è la contribuzione media lorda mensile indicata nei modelli Dm/10 presentati nell'anno 2009. In particolare, al fine della programmazione delle attività, ogni direzione provinciale Inps ha definito carichi di lavoro in base ai seguenti criteri: carico medio pro capite, 50 aziende; carico minimo pro capite, 20 aziende; aziende oggetto di tutoraggio, tutto quelle con contribuzione media mensile uguale o superiore a 300.000 euro (il parametro è stato abbassato nei casi in cui il predetto limite non abbia consentito di coprire il carico minimo pro capite). Attività di verifica su un biennio. L'attività di tutoraggio, spiega l'Inps, prevede un'approfondita analisi della singola azienda e una approfondita conoscenza del territorio e dei relativi fenomeni socio-economici, in modo tale da consentire di contesto alizzare l'attività e i comportamenti aziendali. La verifica aziendale (tramite una nuova, specifica procedura software denominata Tutor) riguarderà la situazione contributiva con accesso agli archivi contabili e all'archivio delle note cli rettifica che rappresentano, tra i fattori di allarme, una spia importante della coerenza tra denunce aziendali e caratteristiche contributive attribuite dall'Inps. Il controllo riguarderà, inoltre, le richieste di prestazioni a sostegno del reddito, quali la cassa integrazione e le indennità cli malattia, nonché lo tipologie di rapporti di lavoro che l'impresa ha instaurato con i lavoratori, in quanto il ricorso a lavoratori a progetto o a contratti part-time, in una percentuale eccessiva sul totale della forza lavoro, potrebbe ossere un fattore di allarme per situazioni da approfondire anche con l'ausilio degli ispettori di vigilanza. Unps precisa che un raffronto tra il totale esposto nei quadri B e C del Dm110 e quanto posto a conguaglio nel quadro D richiederà una valutazione che può essere ricompresa in un arco ottimale di un biennio, in quanto tale periodo permette una valutazione corretta del comportamento aziendale, evidenziando eventuali anomalie riconducibili a eventi quali la malattia, gli assegni al nucleo familiare, ecc. Convocazione dell'azienda. Terminata l'analisi della situazione aziendale, l'attività di tutoraggio prevede la (eventuale) convocazione dell'azienda, con contestuale richiesta, ove necessario, della presentazione di specifica documentazione. Quindi le incongruenze contributive riscontrate, se non sufficientemente documentato e pertanto sanate, saranno oggetto di recupero coattivo (emissione di cartella di pagamento ovvero, dal prossimo anno, del nuovo avviso di addebito) e, in caso di elevata complessità, di tempestiva segnalazione agli ispettori di vigilanza.

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