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"Inquinamento acustico: Fiumicino a rischio rumore"

fonte Redazione Ambiente & Sicurezza sul Lavoro / Ambiente

29/07/2010 - Dati Censis evidenziano come l'aeroporto Leonardo da Vinci abbia contato più di 33 milioni di passeggeri nel 2009 e nei primi sei mesi dell'anno abbia già registrato un aumento del 6%. Ma nelle aree circostanti, denunciano gli ambientalisti, i decibel sono alle stelle. È quanto rileva la ricerca «Crescere per fare crescere. Le condizioni socio-economiche per lo sviluppo dell'aeroporto di Fiumicino e gli impatti attesi sulla vita delle comunità coinvolte», avviata dal Censis. Allo stesso tempo, lo scalo di Fiumicino è causa di inquinamento acustico notevole ed emergono dati allarmanti dal monitoraggio ambientale fatto a Fregene, Maccarese e Focene, secondo quanto denunciano Legambiente Lazio e il Comitato "FuoriPISTA", che chiedono l'avvio di una campagna di monitoraggio ambientale ed epidemiologico da parte della Regione, oltre alla massima trasparenza informativa su tutta la documentazione presente. Le popolazioni che vivono nei centri abitati circostanti subiscono un bombardamento acustico ininterrotto che raggiunge livelli preoccupanti. Tra i sei siti monitorati con Legambiente Lazio e il Comitato "FuoriPISTA" dalla società "Strategie Ambientali" la situazione più grave appare quella in viale dei Polpi, nel centro abitato di Focene: qui i fonometri hanno evidenziato un livello medio (Leq) pari a 82,4 decibel dB(A) e un picco di 101,7 decibel dB(A), in corrispondenza di un decollo. Ma anche le altre rilevazioni non sono state da meno: dai 91,7 decibel di picco (con livelli equivalenti sino a 75,6 decibel) registrati in via della Trigolana a Maccarese ai 95,4 decibel di picco (84,5 Leq) in via della Muratella-Centro 20. E ancora, dagli 88,0 decibel di picco (69,1 Leq) in prossimità dell'istituto "Leonardo da Vinci" in via di Maccarese ai 95,7 decibel di picco (74,1 Leq) nel sito del campo sportivo Paglialunga (Parco dei Principi, Fregene)". La zonizzazione acustica prevede per tali centri un limite diurno di 55 dB(A). I decolli e gli atterraggi sono numerosissimi: il 26 luglio sono stati contatti 884 movimenti, fra i quali 459 decolli e 425 atterraggi. La denuncia degli ambientalisti riguarda però anche la scarsa trasparenza dei dati disponibili per le centraline di monitoraggio del rumore. "I nostri dati al momento sono gli unici disponibili per i cittadini e rappresentano una fotografia della situazione estremamente allarmante - ha detto Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio - Non solo 'bagagli smarriti' insomma nel più grande aeroporto italiano, ma anche tanto rumore invivibile per i cittadini di ampie zone intorno all'aeroporto. È ineludibile mettere mano al ripristino della legalità ambientale con la messa a norma dei livelli acustici prodotti dall'attività esistente, bisogna predisporre e attuare con urgenza i piani previsti dalle normative per contenere il frastuono.

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