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"Spalle coperte con la certificazione"

fonte Italia Oggi / Sicurezza sul lavoro

23/08/2010 - Rispondendo a un'istanza di interpello dell'Università di Modena e Reggio Emilia, il ministero del lavoro (interpello n. 81/2009) ha spiegato che è certiticabile il contratto commerciale che agenzia e impresa stipulano al fine dell'impiego di manodopera in affitto. Tuttavia, ha precisato che, in tal caso, la procedura di certificazione non va a costituire un accertamento della sussistenza dei presupposti soggettivi (dell'agenzia) per operare. La richiesta di chiarimento, in particolare, mirava a capire se, oltre alla certificazione del contratto di lavoro (fra agenzia e dipendente) fosse possibile anche la certificazione del contratto (commerciale) di somministrazione al fine di validare, nel caso particolare, la legittimità dell'utilizzo dello strumento giuridico e la sussistenza, nel caso concreto, delle condizioni di ricorso previste dalla legge. Quindi, una sorta di «bollino» sulla sussistenza dei motivi che giustificassero il ricorso alla manodopera in affitto, piuttosto che all'assunzione diretta. La procedura di certificazione, ha spiegato il ministero, ha lo scopo di defiazionare il contenzioso in materia di rapporti di lavoro. Inizialmente limitata ad alcune tipologie di rapporti di lavoro, oggi è applicabile per tutti i contratti, anche per le rinunce e transazioni, per il deposito del regolamento interno delle cooperative riguardante la tipologia dei rapporti di lavoro con i soci lavoratori e per i contratti di appalto. La certificazione, dunque, vuole garantire un impiego non distorto delle varie tipologie contrattuali di lavoro. Inoltre, il Tu sicurezza stabilisce che il sistema di qualificazione di imprese e lavoratori autonomi deve fare riferimento alla «applicazione di determinati standard contrattuali e organizzativi nell'impiego della manodopera, anche in relazione agli appalti e alle tipologie di lavoro flessibile, certificati ai sensi del Titolo VIII, Capo I, del dlgs a. 276/2003». Da tale norma, secondo il ministero, deriva che ogni modello organizzativo sull'impiego della manodopera, pure in maniera flessibile e quindi anche mediante il ricorso alla somministrazione di lavoro, pu essere sottoposto al vaglio delle competenti commissioni di certificazione.

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