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"Infortuni sul lavoro: non abbasare la fridia"

fonte agi / Sicurezza sul lavoro

24/08/2010 - Grazie agli autorevoli e molteplici interventi del Capo dello Stato Giorgio Napolitano per far rispettare le leggi in materia di prevenzione infortuni, e ad una maggiore cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, nel 2009 il numero dei sinistri si è sensibi]mente ridotto. Infatti, il rapporto annuale presentato dall'INAIL per l'anno in questione ci dice che gli infortuni (rispetto al 2008) sono scesi a 790mila con un calo del 9,3%, e i casi mortali si sono fermati a 1050 con una diminuzione del 6,3% e segnano la flessione maggiore da] 1951. Ma il dato pi virtuoso è quello riguardante gli infortuni capitati agli stranieri che con 1 l9mila casi registrano un decremento del 17%. A far diininuire gli infortuni ha concorso, sicuramente anche il minor numero di ore lavorate a causa della crisi economica che ha colpito anche l'Italia. A farsi male, sono principalmente nel settore terziario ed in quello agricolo, mentre quello industriale incassa il pieno di sicurezza. Secondo i dati forniti dall'INAIL il nostro Paese ha una percentuale d'infortuni inferiore alla inedia del Paesi dell'Ue e questo grazie anche ad una campagna d'informazione e formazione e alla creazione del grande polo perla sicurezza voluto dal ministro del lavoro Maurizio Sacconi. Inoltre, c'è da dire che i lavoratori hanno sensibilmente aumentato conoscenza e consapevolezza non solo dei loro di- ritti ma anche delle condizioni di tutela della loro salute. Tuttavia, se l'andamento infortunistico de] 2009 è da ritenersi confortante, la stessa cosa non si pu dire per le malattie professionali che con 34mila denunce presentate all'INAIL rappresentano il dato pi alto degli ultimi 15 anni. Le malattie professionali del 2009 riguardano in particolare l'apparato muscolo-scheletrico. Gli esperti dell'INAIL sostengono che questo boom di malattie da lavoro è dovuto all'emersione delle cosiddette malattie nascoste un fenomeno che soffre di una cronica forma di sotto denuncia.

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