26/08/2010 - È entrato in vigore oggi, 26 agosto, il D.Lgs. 128/2010 recante Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (cd. Testo unico ambientale). Pubblicato in gazzetta ufficiale dello scorso 11 agosto, il nuovo correttivo revisiona ed integra la parte prima, seconda e quinta del Codice ambiente. In particolare, per quanto riguarda la parte prima, spicca il riconoscimento dello sviluppo sostenibile fra gli obiettivi della tutela dell’ambiente, a sua volta ricompresa fra le finalità che dovrebbero guidare tutta l’azione amministrativa dello Stato.Nella parte seconda del Codice, che riguarda il sistema delle autorizzazioni ambientali è stata trasposta la disciplina in materia di autorizzazione ambientale integrata (AIA) contenuta nel D.Lgs. 59/2005, e sono state introdotte norme di coordinamento e di modifica alle discipline della valutazione ambientale strategica (VAS) e della valutazione dell'impatto ambientale (VIA). In particolare, si intende evitare la sovrapposizione tra VIA ed AIA che, negli ultimi aveva generato duplicazioni istruttorie e ritardi procedimentali. Per quanto infine attiene alla parte quinta del Codice relativa alla tutela dell'aria, il decreto 128/2010 opera la distinzione tra nozione di impianto e nozione di stabilimento, indispensabile per la definizione degli adempimenti che ricadono sui gestori e sull'amministrazione. Inoltre, viene attribuita al ministero dell'Ambiente il ruolo di autorità competente per il controllo delle piattaforme off-shore e dei terminali di rigassificazione di gas naturale liquefatto off-shore. Invece, si attribuisce ai piani regionali di qualità dell'aria il potere di imporre nuovi requisiti tecnico-costruttivi e valori limite di emissione più severi di quelli statali.

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