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"Premio aziendale legato alla sicurezza"

fonte Il Sole 24 ore, Cristina Casadei / Sicurezza sul lavoro

16/09/2010 - Il premio aziendale si può decidere di agganciarlo a tanti parametri, ma se la filosofia di un'azienda è il wellness life style e l'obiettivo è il benessere e la sicurezza dei clienti, non sarebbe coerente che la stessa azienda non avesse un identico approccio ai propri lavoratori. Così alla Technogym, quando è stato firmato il primo contratto integrativo, nel 2003, è stato deciso dilegare il meccanismo premiante alla sicurezza. L'idea è stata frutto di «un percorso iniziato nel 1997 e segnato da diversi passaggi attraverso i quali abbiamo cercato di avvicinarci progressivamente all'obiettivo dell'eliminazione dei rischi ricorda Francesca Rocculi che in azienda si occupa di questo tema. Il primo strumento è stato la redazione delle istruzioni operative che hanno costituito un riferimento sui buoni comportamenti per gli operatori dell'epoca». Una volta redatte le informazione iniziata la loro condivisione e divulgazione a livello verticale e trasversale anche attraverso un progetto chiamato "Maturano le idee" che ha riguardato la qualità, la produttività e gli infortuni, a cui tutti i lavoratori sono stati chiamati a portare un contributo. Fino ad arrivare al 2003 quando è stato firmato il primo contratto integrativo aziendale in cui il premio è stato agganciato alla sicurezza e alla segnalazione di pericolo e incidente. Nel 2007 con il rinnovo dell'integrativo è stato confermato lo stesso approccio. A spiegarlo è il direttore dell'area sicurezza, Roberto Laureti: Il valore che viene tenuto sotto controllo in questo caso particolare è l'indice di frequenza e di gravità degli infortuni. Il nostro sistema di gestione prevede che la nostra area abbia il controllo e il governo di qualsiasi cosa accada negli stabilimenti così come negli uffici». Naturalmente la sicurezza non la fa, o meglio non la fa solo, il dipartimento che gestisce il sistema. «La sicurezza vera e propria sono gli operatori a farla - aggiunge Laureti -. Sono loro che devono essere a conoscenza dei rischi sulla linea e nel montaggio. E sono sempre loro che devono comunicarli. Per questo motivo negli stabilimenti abbiamo dei moduli che vengono compilati con le segnalazioni emesse nelle urne che verifichiamo ogni settimana. Oppure vengono consegnati al capo area. Oppure le segnalazioni vengono fatte sull'intranet aziendale». All'inizio, ricorda Laureti «ne arrivavano decine a settimana, adesso molte di meno, anche perché di volta involta abbiamo cercato di intervenire per ridurre i rischi e i pericoli segnalati dai lavoratori». In dieci anni questo sistema ha consentito di «ridurre di due terzi l'indice di frequenzae gravità degli infortuni», dice Laureti el'abbassamento dell'indice «è stato riconosciuto ai lavoratori come premio», aggiunge. Il miglioramento sulla sicurezza per non è mai abbastanza maanche «il fatto di avere la certificazione sulla sicurezza ohsas 18001 di anno in anno ci impone di avere e mettere in atto una strategia per migliorare», dice Laureti. La formazione della prima generazione di lavoratori consapevoli della sicurezza ha chiesto e chiede tempo, impegno e continuità da parte di tutti perché «basta davvero poco, anche una piccola distrazione, dice Rocculi per fare perdere ci che è stato conquistato con il lavoro di molti anni».

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